Un annuncio appena fatto sta facendo discutere e anche parecchio gli appassionati di serie tv: potrebbe diventare il nuovo Game of Thrones?
Quella di The Last of Us è una IP molto importante, tra le più forti del mondo e sicuramente tra i marchi con maggior potenziale e peso specifico più grosso in tutto il portfolio di Playstation. Dopo due videogiochi di grande successo, in particolare con il secondo che però ha diviso e anche parecchio l’opinione pubblica, ecco che è stato scelto di creare un adattamento seriale della saga. 
Un esperimento che per la prima stagione e il primo videogioco ha sicuramente funzionato alla grande, con tutti ma proprio tutti che hanno lodato HBO per la fedeltà verso l’opera originale, ovvero l’esclusiva PS3 e poi PS4 e PS5, che è stata rispettata e adattata con grande rispetto e attenzione verso il materiale originale.
Le cose sono diventate più complesse con la seconda stagione invece, che seguendo The Last of Us Parte II ha inevitabilmente diviso il pubblico come ha fatto il videogioco, ma gettando ancora più benzina sul fuoco, dato che comunque si è presa delle libertà piuttosto importanti. Certe volte migliorando la narrazione ma molto spesso di fatto peggiorando l’andamento degli eventi e il modo in cui sono presentati. E ora il futuro sembra avvolto da dubbi.
Nelle ultime ore Neil Druckmann, numero uno di Naughty Dog e anche co-creatore e co-sceneggiatore della serie insieme a Mazin, ha rilasciato un comunicato molto particolare annunciando a tutti di aver deciso di abbandonare completamente il progetto seriale per concentrarsi sui videogiochi che sta producendo il suo studio di sviluppo.
Il futuro di The Last of Us HBO è in rischio?
“Co-creare la serie è stato un punto culminante della carriera”, ha dichiarato Druckmann. “È stato un onore lavorare al fianco di Craig Mazin per produrre, dirigere e scrivere le ultime due stagioni”. 
Druckmann ha aggiunto di essere “profondamente grato per l’approccio ponderato e la dedizione con cui il talentuoso cast e la troupe hanno adattato il gioco”, ma che ora vuole concentrarsi soltanto sullo sviluppo di progetti importanti come Intergalactic: The Heretic Prophet e dei futuri giochi di Naughty Dog.
La notizia ha diviso tutti. Da una parte ci sono videogiocatori felici del suo ritorno totale sul mondo del gaming, altri invece temono che dopo l’esperienza cinematografica possa aver perso interesse, passione e smalto nel mondo dei videogiochi.
Ma anche i fan della serie sono divisi. Da una parte c’è chi è lieto, affermando che Druckmann sia la fonte della piega eccessivamente woke del prodotto seriale, mentre dall’altra c’è chi teme che potremo assistere a un nuovo caso Game Of Thrones, con HBO che ha prodotto la serie finale senza le linee guida di George R.R. Martin e dei suoi libri.
Occhio però perché qui le cose sono diverse. Infatti mentre per GoT non esisteva e ancora non esiste effettivamente ancora un libro finale che chiuda la saga, le cose sono diverse per The Last of Us.
Mazin ha annunciato che già c’è l’intenzione di andare avanti per 3-4 stagioni perché il materiale del secondo gioco era troppo grande per fare meno episodi. Anche senza Neil Druckmann, quindi, comunque Mazin e tutti i vertici di HBO hanno l’enorme e ricchissimo TLOU Parte II da seguire e da cui prendere ispirazione.
