Le nuove generazioni non hanno dubbi: vogliono sposare una IA

Secondo un sondaggio c’è una parte enorme di ragazzi e di ragazze che, se potessero, un domani non sposerebbero un essere umano ma una IA.

In quasi tutti i paesi più industrializzati c’è un problema che riguarda la popolazione: una popolazione che si sta lentamente assottigliando perché si fanno sempre meno figli.

donna e robot insieme che guardano qualcosa online
Le nuove generazioni non hanno dubbi: vogliono sposare una IA – videogiochi.com

Se si va a guardare un nuovo studio condotto tra quelli che sono rappresentanti della cosiddetta Generazione Z, la situazione che ci troveremo ad affrontare nei prossimi anni diventerà ancora più complicata.

Questo perché è emerso che tantissimi ragazzi e tantissime ragazze sono più che pronti a intavolare relazioni sentimentali con un’intelligenza artificiale e addirittura molti sono quelli che dicono che sono tranquillamente pronti anche a sposare un’IA. Come è possibile?

I ragazzi talmente disperati da voler sposare un’IA?

Lo studio condotto lo scorso mese di aprile su 2.000 rappresentanti della Generazione Z e organizzato dalla società JoyAI ci permette di guardare da vicino a quelli che sono i sentimenti dei giovani nei confronti dell’intelligenza artificiale.

mano umana e robotica che si toccano
I ragazzi talmente disperati da voler sposare un’IA? – videogiochi.com

Per la società che ha eseguito lo studio si tratta chiaramente di una validazione di quello che stanno facendo, dato che si occupa proprio di creare personaggi e/o di permettere agli esseri umani di creare personaggi con cui poi chiacchierare.

Secondo alcuni esperti che lavorano per JoyAI le relazioni costruite con le intelligenze artificiali forniscono un supporto emotivo che può in effetti migliorare il benessere mentale generale delle persone.

E se si vanno a guardare le dichiarazioni invece di Shifali Singh, esperto in Digital Cognitive Research presso la Harvard Medical School, non è neanche troppo sorprendente il fatto che i ragazzi pensino di poter costruire un rapporto emotivo con un’intelligenza artificiale.

Tutta la questione è legata alla cosiddetta ansia sociale, ovvero a quel sentimento di malessere che molti provano nel momento in cui devono interfacciarsi con altri esseri umani.

Quello che l’intelligenza artificiale fa è invece fornire qualcosa che è un po’ lo specchio di se stessi e che quindi si adatta molto rapidamente al proprio modo di pensare e di vedere le cose senza essere un problema da gestire.

Si tratta di una forma quindi di empatia artificiale: un’empatia artificiale che rischia però di essere anche pericolosa. Peggio che nei videogiochi.

Di certo decidere di sposare un’intelligenza artificiale che ci conosce come le nostre tasche perché noi le abbiamo insegnato quello che ci piace è un modo più semplice per vivere una relazione senza scossoni.

Che poi è quello che tanti vorrebbero anche nella vita reale. Ma dato che non si possono programmare le persone e occorre prenderle per quello che sono, chi non ha ancora sviluppato, o non è riuscito a farlo completamente, il proprio modo per gestire i rapporti con gli altri, la fuga nel mondo finto di un’intelligenza artificiale è molto più facile. Ma purtroppo si tratta di una fuga.

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