Se c’è qualcosa che piace a TUTTI sono i videogiochi Lego. Da Indiana Jones a Batman questi titoli sono successi a ripetizione e ora Lego ha deciso di alzare l’asticella.
L’intuizione geniale di trasformare i mattoncini LEGO in videogiochi ci ha permesso di giocare con alcuni dei prodotti tie-in più belli che siano mai esistiti.
Belli perché perfettamente rispondenti al materiale di partenza scelto, ma con una nota scanzonata che è il marchio di fabbrica dei mattoncini.
Tutti questi prodotti, costruiti un incastro dopo l’altro, sono però sempre stati frutto di collaborazioni che LEGO ha portato avanti con altri developer e altri publisher. Adesso la società ha invece l’intenzione di spingere sul pedale dell’intrattenimento interattivo e di farlo prendendo il timone di tutto.
Di certo, in un momento in cui sembra tutto piuttosto volatile e movimentato nei videogiochi, la scelta di LEGO ci sembra quanto mai coraggiosa. È un buon segnale all’industria in generale.
Sogniamo insieme i nuovi videogiochi LEGO
Se appartenete alla fetta di popolazione mondiale che ancora non è riuscita a lasciarsi trasportare dallo humor slapstick che si vede in tutta una serie di scene all’interno dei videogiochi con i mattoncini LEGO, sappiate che siete una minoranza e che dovete assolutamente invece passare al lato oscuro del divertimento.
Perché, se c’è qualcosa che finora la collaborazione tra LEGO e TT Games è riuscita a produrre, sono videogiochi in cui anche se si perde o si muore, scomposti nei più elementari bottoncini, comunque si ride. Si ride tantissimo.
E la speranza è che ora che la società ha annunciato di voler prendere in mano anche la sezione dedicata proprio ai videogames, questo humor permanga. Nelle dichiarazioni più recenti del CEO di LEGO, Niels Christiansen, fatte al Financial Times, c’è tutta la consapevolezza di avere per le mani una miniera d’oro, ma anche di sapere come si fanno gli affari.
Christiansen infatti ha sottolineato che la società ha già fatto alcuni investimenti guardando al futuro. Quello che rimane da vedere è se effettivamente in questa nuova avventura la società dei mattoncini cercherà di creare un proprio team di sviluppo totalmente da zero o se continuerà ad appoggiarsi a team di sviluppo come TT Games che, in effetti, ha dimostrato di sapere perfettamente lavorare con questo materiale di partenza.
La situazione in cui si trova la società è adesso ben diversa da vent’anni fa, quando fece di necessità virtù e si appoggiò a tutte le società esterne possibili e immaginabili, sia per costruire i propri parchi a tema, sia proprio per lo sviluppo di videogiochi. Che sono cosa complicata.
Ora che i mattoncini sembrano tutti fatti di oro 24 carati, è chiaro che l’idea di poter aumentare i guadagni è allettante. La domanda è come verrà accolto qualunque nuovo prodotto e se saranno all’altezza delle grasse risate che ci siamo finora fatti.