Pensereste mai che Nintendo possa riuscire a far imbestialire davvero i fan di Zelda? A quanto pare con la versione per Switch 2 la società c’è riuscita in pieno.
Sembra proprio di essere finiti all’interno di un episodio di Black Mirror in versione fan dei videogiochi. Perché non riusciamo a ricordare un periodo della storia dell’industria in cui un colosso come Nintendo sia riuscito a sbagliare la comunicazione e le scelte così di frequente e in un tempo così ridotto.
Tutto è cominciato con l’annuncio del prezzo della nuova Nintendo Switch 2, su cui pesano i possibili dazi dell’amministrazione americana, poi sono arrivati altri annunci riguardo per esempio il fatto che le cartucce da 80 euro o da 90 euro potrebbero anche non contenere nei fatti il gioco ma solo una chiave per scaricarlo online.
Adesso, volendo andare a infastidire direttamente i fan di Zelda, c’è un nuovo punto di attrito.
Zelda per Switch 2 rischia di diventare un disastro per Nintendo
Tra le novità della nuova iterazione della console della Grande N c’è la prospettiva di vedere una versione migliorata di Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom. Con la potenza di calcolo aggiuntiva che la nuova console dovrebbe avere ci aspettiamo un miglioramento netto.
Ma anziché concentrarsi sul porting nella nuova console, Nintendo pare voler stuzzicare i fan in un modo che poteva essere geniale se non fosse che va a rovinare in toto l’esperienza di gioco. L’annuncio infatti riguarda una nuova app per smartphone da utilizzare all’interno della Nintendo App.
Con questa app gli utenti possono navigare in un certo senso il mondo di Zelda da uno schermo diverso. E fin qui niente di strano, del resto ci sono giochi famosi che si reggono solo sulle app. Quello che sta invece facendo arrabbiare tanti giocatori è il fatto che l’app abbia una nota da slot machine: è infatti possibile sbloccare dei bonus giornalieri da poter poi usare dentro il gioco.
Tra questi ci sono alcuni oggetti che potrebbero essere interessanti ma soprattutto c’è modo anche di ricevere dei boost per riparare l’equipaggiamento.
Quale sia il motivo per cui è venuto in mente di mettere all’interno di un gioco che fa della gestione degli oggetti e del fatto che si rompono dopo un po’ un punto di forza un modo in cui invece gli oggetti possono essere riparati al momento ci sfugge, come pure sfugge ai tanti fan che si sono infuriati online.
Questo infatti potrebbe effettivamente modificare quelli che sono gli equilibri del gioco stesso e cambiare quindi l’esperienza dove non doveva. La dimostrazione arriva anche da un video pubblicato sul canale YouTube Zeltik in cui si vede la schermata di questa app e, tra le voci, si legge chiaramente “equipment repairs”.
L’uscita della versione aggiornata dei due capitoli di Zelda diventerà davvero un banco di prova per tutta l’industria e non solo per Nintendo.