Nvidia ricrea la missione Apollo 11

L’uomo, come sappiamo, ha camminato sulla Luna la prima volta nel 1969, precisamente il 20 luglio. Ci sono diverse prove di questo evento, che è stato mostrato anche in televisione, fra cui filmati, dati e fotografie. Nonostante tutto in molti  credono che sia stato tutto una messa in scena. Un consistente gruppo di persone crede che l’allunaggio sia  un falso e che il famoso filmato che documenta i primi passi sulla Luna sia stato registrato in uno studio televisivo e creato per ingannare milioni di persone. Qual’è la novità? La novità arriva da Nvidia, che sta cercando la verità approfittandone, nel frattempo, per mostrare le capacità della nuova GPU, chiamata Maxwell.

Maxwell è l’ultima GPU prodotta da Nvidia, mentre una delle tecnologie più recenti di cui Nvidia va fiera è chiamata “Voxel Global Illumination (VXGI)”, ovvero un algoritmo avanzato che consente alla GPU Maxwell di renderizzare accuratamente una illuminazione globale con luce indiretta. La tecnologia VXGI è quella che Nvidia ha deciso di utilizzare per ricreare l’evento di atterraggio sulla luna dell’Apollo 11, con il motore grafico Unreal Engine 4. 

Una delle foto che i sostenitori della teoria della cospirazione utilizzano per provare i loro dubbi è una famosa immagine scattata da Neil Armstrong che raffigura Buzz Aldrin mentre scende dalla scaletta della navetta. Le prova della falsità della foto, secondo chi sostiene la teoria del falso, sarebbe nella luce: coloro che sostengono sia un falso, infatti, pongono l’attenzione sulla fonte della luce, che dovrebbe essere una sola (il sole) e che quindi non dovrebbe illuminare Buzz Aldrin come si vede nella foto.

La simulazione di Nvidia, però, smentisce questa teoria. La luce funziona in un modo più complicato rispetto a come si crede: non si limita a colpire un oggetto e rimbalzare seguendo una determinata angolazione, ma lo fa in diverse direzioni e può rimbalzare su diversi oggetti se questi possiedono capacità rifrangenti.

Grazie alle tecnologie Nvidia, le condizioni della foto sono state perfettamente ricreate e così tutte le superfici e le capacità di queste superfici di riflettere il fascio di luce iniziale: la navetta, la superficie della luna, la tuta lunare, tutto. Quando tutto questo è stato impostato ed è stata messa in funzione la tecnologia VXGI, la scena era molto simile all’originale, ma ancora non c’era abbastanza luce su Aldrin.

Mancava qualcosa, un altro oggetto che fosse in grado di riflettere la luce e illuminare il protagonista della foto… era Armstrong! La tuta lunare ha un grande potere rifrangente, quindi lo stesso Armstrong mentre scattava la foto stava funzionando come una specie di specchio. Una volta aggiunto questo dettaglio, la scena è diventata perfetta, con illuminazione identica alla fotografia originale.

Oltre al contributo nella ricerca della verità, Nvidia ha davvero dimostrato le incredibili capacità di Maxwell. Le tecnologie per riprodurre una luce da fonti indirette sono già state utilizzate nel cinema, ma la differenza è che nei film la renderizzazione è fatta in anticipo mentre nei videogiochi deve avvenire in tempo reale. Ed è proprio questa la caratteristica innovativa di Maxwell: generarare luce indiretta in tempo reale. 

Ecco un video che spiega il lavoro di Nvidia e mostra diverse sequenze, nella gallery allegata all’articolo trovate anche la fotografia di cui vi abbiamo parlato.

Fonte: geek

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