Passare ai 10 Bit e formato HEIC: ecco cosa sono e quali (immensi) vantaggi hanno per noi

Maggiore fedeltà cromatica, files più leggeri, nessun costo per l’upgrade: per Android, passare dall’impostazione di default ad 8 bit a quella da 10 per le foto condurrebbe soltanto a vantaggi. Ma perché allora rimane ancora l’impostazione predefinita? Cosa frena Google dal decidere di spostarsi una volta per tutte al nuovo settaggio? Scopriamolo insieme.

Fotografia 10 Bit HEIC VideoGiochi.com 23 Novembre 2022
Con l’impostazione a 10 bit, lo spazio colore aumenta considerevolmente rispetto all’8 bit tradizionale – VideoGiochi.com

I sensori dei nostri smartphones (praticamente tutti) possono già scattare a 10 bit. Ed anche gli schermi OLED sono ormai a 10 bit. Ancora: la grande maggioranza delle applicazioni fotografiche supporta i 10 bit. Dunque perché i produttori di telefoni smart, sempre più utilizzati come “cameraphones”, non impostano ancora tutto il sistema a 10 bit di default ma rimangono ancorati agli 8?

Soprattutto considerando i numerosi vantaggi che ciò comporterebbe: la fedeltà dei colori, delle cromie e delle pigmentazioni non verrebbe compromessa, perché lo spazio colore ad 8 bit é assai ridotto, tanto da dover ricorrere a stratagemmi di correzione di resa aggiungendo automaticamente – ed artificialmente – livelli di saturazione e modificando lo spazio da sRGB a Wide Color dopo lo scatto.

E, inoltre, essendo necessario il formato HEIC invece di JPG per salvare i files fotografici a 10 bit, la loro pesantezza si ridurrebbe quasi della metà, facendo risparmiare quindi agli utenti spazio di archiviazione prezioso ed in quantità significative. Ed è proprio il passaggio al formato HEIC che pare rendere, al momento, tortuoso e complicato l’upgrade.

Cosa potrebbe fare Google per passare definitivamente dal formato JPG al formato HEIC

10 Bit HEIC VideoGiochi.com 23 Novembre 2022
I files in formato HEIC pesano circa la metà dei file in formato JPG – VideoGiochi.com

Una conversione file a livello di sistema: questa risulta la soluzione richiesta dalla maggior parte degli addetti ai lavori per impostare i 10 bit in formato HEIC in forma predefinita. In altre parole, il sistema dovrebbe non soltanto poter leggere e visualizzare i file HEIC in anteprima, ma garantire anche la compatibilità con servizi esterni ed altre app in fase di condivisione. 

Ad esempio: quando, dopo aver impostato a mano sul nostro smartphone la pipeline a 10 bit con file HEIC, e dopo averla potuta ammirare in anteprima in tutta la sua fedeltà qualitativa, la vogliamo poi condividere su WhatsApp, oppure su un’altra piattaforma che però non supporta il formato. 

Alcuni produttori, Samsung e OPPO, sono particolarmente e convintamente impegnati a spingere verso questa direzione, dimostrando anche attraverso collaborazioni con artisti e fotografi i vantaggi di un upgrade simile. La speranza, ora, é che anche Google possa dimostrare di aver intrapreso la stessa strada con gli aggiornamenti futuri del sistema operativo di Android.

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