La benzina ora costa di meno e a quanto pare è uno dei contraccolpi dei dazi imposti al mondo da Trump. Ma è una buona notizia a metà.
A volte, e durante la pandemia ne abbiamo avuto una dimostrazione evidente, quando ci sono delle crisi mondiali tutto tende a salire di prezzo.
Eppure, proprio con la pandemia abbiamo invece notato che i prezzi di alcuni generi utilizzati tutti i giorni, tra cui la benzina, si erano abbassati. E adesso la benzina costa meno un’altra volta. In questo caso specifico a produrre il taglio dei prezzi finali di benzina e gasolio sono, secondo gli esperti, i dazi imposti da Trump.
Siamo quindi di fronte a un vero e proprio paradosso. Se da una parte infatti tutto rischia di finire con il diventare molto più costoso, almeno per quello che riguarda la benzina rischiamo di avere invece un effetto che potrebbe essere positivo, anche se di certo è un segnale di una situazione di stress globale.
Perché i dazi abbassano il costo della benzina?
Arrivano le prime notizie riguardo i container che non ci sono più nei porti americani, soprattutto che non arrivano più dalla Cina. È online si moltiplicano gli screenshot di persone che improvvisamente facendo shopping per esempio su Temu si sono resi conto che con i dazi imposti dall’amministrazione Trump anche l’oggetto più stupido dal prezzo più contenuto finisce con il costare moltissimo. Un danno globale all’economia, quindi.
Ma c’è almeno un aspetto della vita di tutti i giorni da noi come altrove che invece pare stare migliorando con i dazi: il prezzo della benzina. Si tratta di un effetto dei dazi che vanno a lavorare sull’economia globale rallentandola.
E sappiamo, e come accennavamo all’inizio lo abbiamo visto già con la pandemia, che se l’economia rallenta anche i produttori di petrolio tendono a essere meno attivi e quindi anche a produrre meno perché c’è meno domanda. Se la domanda scende il prezzo tende a scendere con essa.
Ma, e di nuovo questo va ribadito, anche se sembra un aspetto molto positivo perché significa che andare in giro costa meno, il motivo è che tutto costa meno semplicemente perché il mondo sta trattenendo il respiro in attesa di capire quello che succederà domani.
Nel frattempo possiamo ovviamente goderci l’idea di poter fare il pieno spendendo meno rispetto anche solo qualche settimana fa, ma dobbiamo tenere d’occhio invece i prezzi di tutto il resto.
Perché anche se possiamo fare shopping su piattaforme che hanno direttamente a che fare con la Cina senza dover passare per gli Stati Uniti e quindi senza doverne di fatto subire i dazi, è chiaro che le grandi società multinazionali stanno valutando in tempo reale quale sarà la loro reale strategia sul lungo periodo se i dazi dovessero cambiare; per esempio, potremmo trovarci comunque con prezzi in crescita.
Anche se qualcuno all’interno dell’amministrazione americana pensa che si possa tornare indietro, viviamo in una economia globale e globalizzata dove le decisioni di qualcuno hanno un impatto su tutti in un modo o nell’altro.