Play Modena 2016: la nostra impressione

Durante lo scorso week-end, nelle giornate di sabato 2 e domenica 3 aprile, si è tenuta l’ottava edizione del Play, il festival del gioco di Modena. Come al solito noi di Videogiochi.com non potevamo mancare.
I visitatori quest’anno sono stati più di 30.000, con una crescita rispetto all’edizione precedente di oltre dieci punti percentuali. Un incremento che fa ben sperare per il futuro dell’iniziativa e che sta a indicare quanto l’ambiente sia in espansione nella penisola italica.

Due giornate completamente dedicate al mondo ludico a tutto tondo quelle di Modena, spaziando dai giochi da tavolo, ai giochi di ruolo cartacei, fino ad arrivare alla scherma medievale e perché no, ai videogiochi.

Tra gli ospiti, internazionali e non, vale sicuramente la pena citare Richard Shako, Jason Matthews ma anche un più casereccio Bigio, che per la gioia degli appassionati della serie Drizzit ha firmato tantissimi autografi durante il corso dell’evento.

Imponente la presenza di Gigabyte per quanto riguarda l’area videogiochi, che ha allietato i tantissimi intervenuti all’evento con le fasi finali di diversi tornei, tra i quali World of Tanks e Heroes of the Storm. Proprio per questo titolo Blizzard nella giornata di domenica lo stesso stand ha visto la presenza del team ExAequo, reduce dalla vittoria nella competizione Nexth tenutasi il giorno precedente a Milano. I ragazzi del team accompagnati da un caster d’eccezione, Adriano ”Merlo” Milone, hanno tenuto svariate sessioni di gioco insieme ai fan presenti, dimostrando per l’ennesima volta quanto il settore E-Sports sia in crescita sul nostro territorio.

Ovviamente all’evento si sono viste anche varie attività legate al mondo del cosplay, che il vostro Marco Giovetti ha prontamente documentato nelle immagini che potete visionare qui sotto, assieme a tutti gli altri scatti delle due giornate.

Per quanto la situazione sia migliorata rispetto all’anno precedente, va tuttavia segnalata una leggera mancanza di organizzazione, sopratutto per quanto riguarda la gestione degli ”addetti ai lavori”, da parte di Modena Fiere, che anche per questa edizione ha palesato un’organizzazione un po’ confusionaria, per quanto valida.

Come nota finale, vorremmo ricordare a tutti gli stand di ristoro intervenuti alla fiera che le ”Tigelle” sono forme di terracotta atte alla cottura del prodotto tipico, e che il nome corretto per indicare la pietanza della tradizione emiliana è Crescentine. Sfido chiunque confonda i due termini a mangiare una vera tigella, e che diamine!

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