Playstation deve abbassare i prezzi e anche velocemente se non vuole avere ripercussioni: la nuova azione legale che potrebbe cambiare il mondo del gaming.
Continuano a far discutere i prezzi che esistono nel mondo dei videogiochi. Da una parte infatti si tratta di prezzi comunque piuttosto elevati dato che soprattutto in questo momento storico non sempre è facile pagare 79.99 euro per comprare un nuovo gioco al day one data l’economia e la situazione che stiamo vivendo oggi, in cui tutto sembra ormai sempre molto difficile permettersi anche quello che una volta davamo per scontato.
Dall’altra parte c’è il mondo dell’industria videoludica che non vuole assolutamente abbassare i prezzi e che, anzi, sta inevitabilmente lavorando per aumentare in ogni modo possibile gli introiti dato che a sua volta vede i prezzi aumentare per quanto riguarda lo sviluppo dei videogiochi, gli stipendi, il marketing ecc. Non è un caso se vediamo oggigiorno sempre più studi chiudere sotto i colpi di una crisi economica che non trova fine.
Ecco quindi che stiamo vivendo in un momento in cui nessuno sembra davvero felice per i prezzi dei videogiochi. Tra chi vorrebbe prezzi più bassi per poter continuare a vivere questa passione che ci è tanta cara e che però sta diventando ormai anche troppo cara, e chi produce di videogiochi e sta impazzendo per cercare di fare più soldi per stare a galla. E intanto scattano anche delle minacce di provvedimenti legali nazionali.
La causa contro i prezzi di Playstation
Nelle ultime ore Playstation è finita nell’occhio del ciclone a causa di prezzi che sarebbero artificialmente tenuti troppo alti dalla società nipponica per aumentare i propri ricavi e costringere i giocatori a spendere più soldi. Tutto parte da un’indagine condotta dalla fondazione dei consumatori olandese Massaschade & Consument, che ha analizzato come i giochi digitali per PS4 e PS5 costino circa il 47% in più rispetto alle edizioni fisiche degli stessi titoli.
Una situazione che in linea generale non avrebbe senso visto che il digitale dovrebbe costare di meno, dato che per Sony non ci sono tutte le spese relative all’acquisto dei dischi, le confezioni, il trasporto, le percentuali dei negozi fisici che vengono ai clienti finali ecc. Insomma una situazione che, stando agli esperti, non sarebbe corretta verso l’utente. Ricordiamo intanto che oggi c’è una nuova console disponibile per gli italiani.
In questo momento tutti i consumatori che si sentono colpiti da queste strategie possono aderire gratuitamente a questa class action contro Sony che si incentra proprio sui prezzi ritenuti artificialmente troppo alti. I primi aggiornamenti comunque dovrebbero arrivare soltanto verso fine 2025, quando ci sarà la prima vera udienza in tribunale, con potenziali effetti enormi.