Ti sei preso cinque minuti per guardare con un po’ di attenzione le carte Pokemon Pocket che possiedi? Perché forse questo dettaglio ti è sfuggito.
La tradizione di nascondere piccoli segreti ed elementi interessanti all’interno delle carte con cui si gioca con i mostriciattoli da taschino non è certo una novità.
Ma data la quantità enorme di carte che ora esistono ci sono moltissimi giocatori e moltissime giocatrici che probabilmente non si sono ancora accorti di tutti quelli che sono i piccoli dettagli delle carte che magari usano tutti i giorni nei loro scontri sia nel mondo reale sia nel mondo virtuale creato con Pokemon Pocket.
È proprio all’interno di diverse carte che si trovano nella versione digitale del gioco di carte dei mostriciattoli da taschino chi sono degli elementi che sono lì, visibili a tutti, ma che proprio come succede con tutti gli easter egg del mondo rimangono nascosti fino a quando qualcuno non punta il dito o non fa un cerchietto.
Queste carte Pokemon Pocket hanno tutte qualcosa in comune!
Hai mai guardato da vicino le carte Pokemon o magari quelle Pokemon Pocket che hai collezionato da quando il gioco è diventato disponibile? Nel corso del tempo tanti artisti diversi hanno prestato la loro abilità per creare le carte e quindi dare una rappresentazione grafica di quello che succede all’interno del gioco.
Alcune carte, e lo sappiamo tutti, sono talmente tanto rare e talmente tanto belle da essere state battute all’asta e vendute come quadri rarissimi. E, proprio perché si tratta di opere che vengono prodotte da artisti, è chiaro che ognuno inserisce qualcosa di suo.
Su Reddit si è aperta una discussione che ha permesso a tanti di vedere qualcosa che era lì, sotto i nostri occhi, ma che nessuno aveva ancora notato: tutte le carte che vengono illustrate dalla talentuosa Saya Tsuruta hanno un dettaglio che le contraddistingue. Un po’ come se l’artista potesse mettere la sua firma all’interno delle carte senza dover per forza scrivere nome e cognome.
Guardando da vicino per esempio le sue elaborazioni della carta di Morellul oppure Mew ci si accorge che, sullo sfondo, in un angolo, in una posizione un po’ strana c’è sempre rappresentata una Poké Ball. In alcune carte assomiglia ad una bolla di sapone, in altre carte sembra un riflesso di qualche superficie.
Ma una volta che cominci a vedere la piccola sfera pensata per catturare i mostriciattoli da taschino non puoi non vederla più. È un po’ come quando nei film Disney si dà la caccia alle rappresentazioni del profilo del topo con le orecchie rotonde.
Di certo, tutti quelli che pensano che si possa produrre bellezza con l’intelligenza artificiale dovrebbero guardare più da vicino quello che fanno gli artisti umani perché difficilmente una intelligenza artificiale avrebbe il guizzo di genio di inserire questo elemento in una sua produzione: più facile trovare persone con tre occhi o sei dita.