Resident Evil Requiem potrebbe davvero essere il miglior capitolo di tutta la saga. Il motivo principale è una scelta di Capcom molto intelligente.
Quanto potrà essere il nuovo Resident Evil: Requiem diverso rispetto ai capitoli precedenti? Quanto invece dovrà rimanere fedele per non far infuriare almeno una parte della sua fanbase?
Se anche voi vi fate queste domande, abbiamo per voi una risposta che è un’ottima notizia per tutti. Anche se non è ancora possibile valutare l’esperienza completa, quello che si riesce a vedere vale la pena di essere atteso con fiducia. A quanto pare, Capcom con il capitolo Requiem rischia davvero di creare il gioco definitivo per questa serie storica.
Se siete fan di Resident Evil, il nuovo capitolo Requiem vi farà innamorare
Nel corso degli ultimi anni, Capcom si è sempre dimostrata molto attenta nel trattare uno dei suoi franchise di punta. Per esempio, negli ultimi anni abbiamo avuto diversi remake di altissima qualità (anche se qualcuno è riuscito a trovare qualcosa che non andava nell’aspetto estetico di una vittima di abusi), poi c’è stato anche Resident Evil Village che ci ha permesso di continuare a viaggiare nell’orrore.

Adesso che possiamo cominciare a parlare del nuovo capitolo Requiem, a che punto siamo in termini di storia e di qualità dell’esperienza? Secondo quanto è stato mostrato, l’asticella non si è abbassata neanche di un millimetro.
Per ora, del gioco, in termini di meccaniche vere e proprie, si è visto poco, ed è giusto così. Ma quello che si vede basta per accendere la fiamma dell’interesse per la storia.
Nel nuovo Resident Evil: Requiem si torna infatti alle ambientazioni apparentemente normalissime e per questo ancora più inquietanti che avevamo per esempio visto nel capitolo 7. Ci siamo quindi allontanati almeno un po’ dal mondo che sembrava uscito da una fiaba dei fratelli Grimm, vista invece in Village.
La storia prende le mosse dalla fine di Outbreak e ha come protagonista Grace, figlia di Alyssa Ashcroft, che nella linea temporale dei giochi è morta nel 2016.
La ragazza, con una storia ambientata nel 2024, comincia la sua discesa nell’orrore all’interno di un vecchio ospedale, legata mani e piedi a un lettino con una flebo di qualcosa che scende goccia a goccia. Una situazione quindi molto più tetra ma in un modo umano, nel più puro stile dell’horror giapponese in cui tutta l’ansia si produce solo un’impressione dopo l’altra, e nel momento in cui il cattivo viene effettivamente rivelato, è solo l’ultimo tassello. Se volete morire di paura provate anche qui.
Anche Requiem sarà un survival horror, e in queste battute di apertura Grace, la protagonista, si trova a fuggire da quella che è la sua nemesi.
Comincia così la sequenza di fuga che è un’altra caratteristica dei migliori Resident Evil. Ciò che succederà dopo è per ora avvolto nel mistero, ma se questa è la premessa, Capcom sta veramente preparando un ritorno in grande stile.