Per gli appassionati di Star Wars segnaliamo un’importante notizia: a partire da questo settembre l’universo espanso della saga includerà la trilogia di romanzi Star Wars: Aftermath.
Scopo di questa serie di libri sarà quello di narrare gli eventi accaduti dopo “Star Wars: Il ritorno dello Jedi”, fungendo così da prequel al film di prossimo arrivo, Star Wars: il risveglio della forza.
L’autore della trilogia di romanzi è Chuck Wendig e i libri avranno come protagonisti una serie di personaggi inediti, ma anche un personaggio (di cui non sappiamo però il nome) ben conosciuto dai fan della saga cinematografica.
“La seconda Morte Nera è stata distrutta e circolano voci sul fatto che l’Imperatore e il suo braccio destro, Dart Fener, siano morti. Un nuovo governo si sta formando per sostituire l’Impero, ma la galassia è un luogo decisamente vasto, e questo cataclisma potrà essere accolto in modo diverso a seconda dei luoghi. Tutti accetteranno la caduta delle leggi imperiali? Ogni angolo della galassia è al corrente della novità? Chi colmerà il vuoto lasciato dall’Impero?” Questa la trama dei romanzi.
Chuck Wendig, consapevole delle forti aspettative dei fan della saga attorno ai suoi romanzi, ha dichiarato di essere veramente onorato di poter contribuire a un franchise di cui è appassionato fin da bambino. Una passione molto forte che ha trasmesso anche al figlio piccolo.
La trilogia di Star Wars Aftermath sarà infatti parte di un progetto della LucasFilm intitolato “The Journey to The Force Awakens”; una iniziativa di promozione al film di prossimo arrivo, che comprenderà circa 20 libri tra fumetti e romanzi.
Come già accaduto con altri libri, film, fumetti e videogiochi, anche Star Wars: Aftermath entrerà a far parte di un gruppo alternativo di storie legate all’universo di Star Wars, che in precedenza conosciuto come “universo espanso”, verrà commercializzato e riconosciuto da Disney con il nome di “Star Wars: Legends”.
Ricordiamo infine che Star Wars: il Risveglio della Forza uscirà al cinema il 18 dicembre 2015
Fonte: Polygon