Streaming illegale, mazzata per gli italiani: ecco le prime grandi multe

La notizia è di quelle che rimangono a lungo in circolo e di cui si parla per mesi: arrivano le prime gigantesche multe ai fruitori di prodotti di streaming illegale.

Nel nostro Paese, come nel resto del mondo in realtà, è capitato a tutti prima o poi di voler vedere qualcosa che in teoria non era possibile vedere, perché magari presente su una piattaforma per cui non si aveva l’abbonamento oppure non disponibile per il mercato di cui si faceva parte.

uomo guarda la partita con la scritta arriva la multa
Streaming illegale, mazzata per gli italiani: ecco le prime grandi multe – videogiochi.com

Online, per chi sa cercare, tutto è a portata di mano e a pochi click di distanza. Ma per chi fa regolare uso di piattaforme di streaming illegale adesso arrivano le prime multe, e a quanto pare sono davvero enormi. Secondo le autorità sono già arrivate multe a 2.000 utenti rintracciati con un metodo quanto mai semplice e diretto.

Colpo diretto allo streaming illegale: ora fioccano le multe

La situazione nel nostro Paese riguardo lo streaming illegale è una situazione che ricalca quello che c’è anche in altre parti del mondo: non siamo gli unici a voler avere anche quello per cui non abbiamo pagato.

uomo con la tv spenta che guarda il cavo e i ltelecomando
Colpo diretto allo streaming illegale: ora fioccano le multe – videogiochi.com

E sono sorte per questo delle piattaforme e delle comunità che raccolgono e ridistribuiscono, in maniera ovviamente illegale, i contenuti che si trovano per esempio sulle piattaforme di streaming come Netflix e Amazon Prime, oppure gli incontri sportivi delle varie coppe e dei campionati che sono per lo più appannaggio degli utenti che, almeno nel nostro Paese, hanno attivo un abbonamento a DAZN.

Contro lo streaming illegale adesso è realmente partito un piano di controffensiva delle forze dell’ordine. Un piano che sta coinvolgendo anche una delle piattaforme più famose proprio per lo streaming illegale: una piattaforma che è diventata, suo malgrado, anche una trappola per quegli utenti che hanno l’abitudine di guardare i contenuti senza pagare.

La pagina cui il sito rimanda è stata infatti trasformata dalla Guardia di Finanza in una pagina trappola che raccoglie gli indirizzi IP degli utenti che quindi finiscono a disposizione della procura.

E, oltre a esserci la raccolta di questi dati, sarebbero scattate anche le prime multe. Secondo quanto riportato in una conferenza stampa dalla Guardia di Finanza, sono infatti state colpite più di 2.000 persone.

L’indagine chiaramente ha avuto bisogno di un po’ di tempo e mostra come ci siano soggetti appartenenti a tutte le classi sociali e quindi come la scelta della pirateria e dello streaming illegale non sia una soluzione che rimane come extrema ratio solo a chi non può permettersi l’abbonamento.

Dopo l’attivazione del cosiddetto sistema Piracy Shield, adesso arrivano le azioni delle forze dell’ordine in piena regola.

Azioni che, come dimostrano le multe, non colpiscono soltanto le organizzazioni criminali che mettono in piedi le impalcature attraverso cui è possibile fruire di servizi che altrimenti sarebbero a pagamento, ma che arrivano adesso anche lì dove finora nessun provvedimento sembrava essere arrivato: agli utenti veri e propri.

Utenti che rischiano una prima sanzione amministrativa da circa 150 euro, ma che, in caso di recidiva, possono arrivare a essere multati anche di 5.000 euro.

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