Attenzione per tutti quelli che vorrebbero avviare dei lavori con i superbonus per i condomini: questa clausola è fondamentale e se non viene valutata bene rischi di rimetterci molto denaro.
Nel momento in cui si decide di fare dei lavori e si cerca di risparmiare è chiaro che si va a guardare anche a quelli che potrebbero essere i bonus messi in campo dal governo o messi in campo dai governi precedenti ma che si possono ancora utilizzare.
Una delle soluzioni è ovviamente il superbonus che vale anche per i condomini. Ma c’è un particolare che va conosciuto per evitare che quella che sembra la soluzione di tutti i problemi diventa un problema esso stesso. Questa clausola va letta con attenzione: potrebbe infatti far saltare il bonus nella sua interezza.
La clausola del superbonus condomini che devi leggere assolutamente
Anche rispetto a quella che era la sua forma originaria, il superbonus è cambiato moltissimo. Sappiamo che è applicabile anche ai condomini e che la percentuale che si può richiedere indietro è per il 2025 pari al 65% della spesa. Questi sono i dettagli che potremmo considerare macroscopici e che sono quelli che tutti imparano rapidamente.

Ma oltre a questi dettagli macroscopici ci sono altri dettagli un po’ più nascosti, che vanno invece conosciuti perché si rischia di rimanere poi a bocca asciutta e a non poter per esempio avvalersi proprio di questo superbonus. Se infatti non si conoscono tutte le clausole, si rischia di avviare dei lavori che poi non verranno ammortizzati in alcun modo.
Per il superbonus condomini, per esempio, va assolutamente calcolato che la possibilità di richiedere il bonus è legata all’avvio dei lavori. Per poter richiedere l’agevolazione nel 2025 i lavori devono in realtà essere già cominciati da tempo. A segnalare l’inizio dei lavori è la CILAS. Questo documento fondamentale quando si fanno lavori di ristrutturazione, doveva infatti essere presentato entro e non oltre lo scorso 15 ottobre 2024.
Questo significa che se il condominio in cui abiti decide per il superbonus in realtà avresti dovuto iniziare i lavori almeno tre mesi fa. Ciò significa che, nei fatti, i nuovi lavori di eventuale ristrutturazione per il 2025 non possono rientrare nel superbonus se non è stata presentata la CILAS.
Si tratta di un dettaglio che, come è evidente, rende assolutamente impossibile richiedere il bonus per i nuovi lavori. Attenzione poi anche se, anziché magari utilizzare il superbonus condomini, si cerca quanto meno di sfruttare l’ecobonus per l’efficientamento energetico. e attenzione anche ai bonus per le famiglie.
Anche in questo caso la manovra 2025 ha modificato la normativa che era quella cui i cittadini si erano abituati. Il cambio più importante è che non rientrano più nel bonus le sostituzioni delle caldaie a gas. Rimangono invece all’interno del perimetro del bonus per esempio i pannelli fotovoltaici, i collettori solari, le pompe di calore e i generatori di aria calda che funzionino a condensazione.