That Dragon, Cancer: un padre racconta la malattia del figlio con un gioco

I videogiochi autobiografici sono piuttosto rari e, soprattutto, non sono molti gli sviluppatori che intendono parlare della propria storia tramite un videogame. Questo però non è il caso di Ryan Green, che con forza ha tentato di raccontare la propria tragica storia attraverso That Dragon, Cancer: si tratta di un titolo per PC, difficile da catalogare in un genere preciso. In realtà, si tratta di ben più di un gioco.

È la storia struggente del piccolo Joel, un bambino cui è stato diagnosticato un cancro sin dalla tenera età. Ma non è soltanto la sua storia: è anche quella di un padre che soffre insieme al figlio, che combatte con lui ogni giorno per cercare di allontanare, almeno con l’immaginazione, la terribile malattia che lo logora. Come dicevamo prima, è difficile trovare un genere a That Dragon, Cancer: potrebbe essere avvicinato a Myst, però con meno accento sul puzzle-solving.

In una prima build del gioco, per esempio, il giocatore si trovava (nei panni di Ryan) in una stanza d’ospedale, durante la notte. Joel era gravemente disidratato e continuava a piangere: così, a suon di clic del mouse, ci si doveva muovere per la stanza alla ricerca di un succo di frutta da dare da bere al bambino. La scena si conclude con il padre del piccolo che comincia a pregare, finché Joel non riesce a calmarsi. Purtroppo il piccolo si è spento lo scorso 13 marzo, all’età di cinque anni.

Il progetto è andato avanti, tuttavia, non soltanto per sensibilizzare un pubblico troppo abituato a suonarsele di santa ragione nei vari picchiaduro o a farsi guerra nei soliti FPS ma anche per far conoscere, a chiunque abbia voglia di andare oltre i soliti canoni, la storia di un bambino che ha saputo apprezzare i bei momenti della vita tra una chemioterapia e l’altra.

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FONTE: Kotaku

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