Tra i giochi cancellati da Microsoft c’era uno che aveva incantato Phil Spencer

Phil Spencer lo aveva visto e lo aveva giocato. E aveva addirittura dichiarato pubblicamente che era un gioco entusiasmante. Ma ora il gioco non c’è più.

Quello che è successo una manciata di ore fa è l’equivalente videoludico dello sgancio di una piccola bomba nucleare che ha colpito Microsoft e, nello specifico, Xbox.

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Tra i giochi cancellati da Microsoft c’era uno che aveva incantato Phil Spencer (foto The Initiative) – videogiochi.com

Alcuni progetti che fino all’anno scorso erano visti come nuovi fiori all’occhiello in arrivo sono stati eliminati del tutto e senza una grande spiegazione, se non quella di concentrare le risorse su quei prodotti che porteranno grande lustro nel futuro. Eppure, sembra assurdo, una delle produzioni che è stata cancellata aveva entusiasmato talmente tanto Phil Spencer che, racconta chi c’era, gli avevano dovuto togliere il pad dalle mani.

Phil Spencer si era innamorato, ma a quanto pare non è bastato

Volendo essere un po’ sarcastici, sembra di vedere in Phil Spencer La Signora in Giallo: c’è infatti chi interpreta le puntate della serie con Angela Lansbury come una storia per cui è effettivamente il personaggio della scrittrice che porta sfortuna, dato che ogni volta che si sposta qualcuno muore.

demone di elder scrolls
Phil Spencer si era innamorato, ma a quanto pare non è bastato – videogiochi.com

Nel mondo dei videogiochi ultimamente pare che dovunque Phil Spencer si fermi e si mostri entusiasta, poi succeda qualcosa. Successe con Tango Gameworks e a quanto pare è successo anche con i videogiochi che sono stati cancellati nell’ultima ondata di licenziamenti e ristrutturazioni interne di Xbox.

Tra questi, accanto al famoso Perfect Dark di cui adesso qualcuno parla non in termini entusiasmanti, c’era un multiplayer in sviluppo dentro ZeniMax. Un MMO sparatutto sulla falsariga di Destiny. Un gioco che, nome in codice Blackbird, era stato più volte visto anche dallo stesso CEO di Xbox.

Qualcuno ricorda ancora che a marzo Matt Booty, direttore di Xbox Game Studios, aveva dovuto togliere il pad dalle mani di Phil Spencer perché stavano facendo tardi. Un segnale che tutti all’epoca avevano probabilmente interpretato come un segnale che il gioco stava andando esattamente nella direzione in cui anche le alte sfere volevano. Eppure, sappiamo invece che questo MMO adesso non arriverà mai.

Lo sviluppo era iniziato nel 2018 anche se dietro le quinte si parlava di un’uscita che non sarebbe arrivata prima del 2028. E i giochi aumentano di prezzo.

Sembra un tempo lunghissimo per un gioco, ma è chiaro che se si cerca di produrre un multiplayer online le meccaniche che vanno controllate e gli elementi che vanno fatti girare alla stessa velocità sono molti di più rispetto a quelli di un gioco single player con una storia magari non troppo ramificata.

Online le reazioni a questa chiusura, come agli altri progetti accantonati e soprattutto alla distruzione del team di sviluppo di The Initiative, sono quelle che ci si aspettava e che chiaramente condividiamo: non si può nello stesso messaggio dire che va tutto bene e che il profitto è in crescita e poi dover tagliare, sfondare, chiudere.

È probabile, come suggerisce qualcuno, che in realtà questa sia una mossa per prepararsi a quello che sta arrivando nel futuro. Un futuro che, se questo è il modo in cui occorre affrontarlo, non sarà per niente facile.

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