Tre momenti storici che meritano più videogiochi a tema: basta Giappone feudale

Come le mode in passerella, anche per i team di sviluppo si va spesso a periodi: ora siamo nel nostro periodo katana affondata nella carne. Ma anche basta. Ecco dove dovremmo andare.

Forse anche senza volerlo i team di sviluppo tendono a sincronizzare lo sviluppo dei loro giochi in maniera tale che ci troviamo con periodi in cui sembra che tutti dobbiamo giocare nello stesso momento storico, con personaggi simili o che comunque dobbiamo farci piacere le stesse cose. In questo momento siamo nel pieno del revival Giappone feudale.

persoonaggi di ac shadows
Tre momenti storici che meritano più videogiochi a tema: basta Giappone feudale – videogiochi.com

Non che la cosa ci dispiaccia. Ma se guardiamo a tutta quella che è la storia dell’umanità ci sono moltissimi altri momenti storici che potrebbero fare da sfondo ed essere una valida ispirazione per giochi sontuosi e in cui non necessariamente occorre per forza lottare con una katana e ricordare le regole dell’etichetta.

Noi abbiamo in mente tre momenti storici che potrebbero essere perfetti e che dovrebbero essere esplorati dagli sviluppatori.

Basta Giappone, la storia dell’uomo è molto di più

Non si può negare che il Giappone con il suo essere così diverso da qualunque cosa conosciamo ci affascini. Il rispetto, la lealtà sconfinata, il pesce crudo e le spade talmente tanto affilate da poter tagliare un singolo capello o un tronco di bambù con la stessa facilità sono elementi che ci attirano sempre.

Marco di ryse son of rome
Basta Giappone, la storia dell’uomo è molto di più – videogiochi.com

Ma forse proprio perché tanti team di sviluppo in questo momento sono affascinati dal Giappone ci propinano questo genere di storie, sentiamo il bisogno invece di giocare ad altro. Ma, se si escludono le serie come Assassin’s Creed è difficile trovare videogiochi che si siano spostati effettivamente lungo la linea del tempo in maniera convincente.

Se lo chiedete a noi è arrivato il momento che qualcuno prenda coraggio e per esempio torni nell’Antica Roma con qualcosa che possa essere o il seguito diretto di Ryse: Son of Rome oppure un gioco che possa esserne il sequel spirituale. L’ambientazione dell’epoca imperiale romana può essere estremamente solida per raccontare storie epiche, mezzo inventate e mezze no.

Come pure potrebbe essere il momento di raccontare magari storie ambientate ancora più indietro nel tempo, in quella Culla della Civiltà che tutti i bambini imparano si trova tra il fiume Tigri e il fiume Eufrate. Di certo non immaginiamo che possa essere facile dal punto di vista del marketing provare a vendere un gioco ambientato a Babilonia oppure nell’Impero Ittita.

Ma con appena un po’ di scavo e di studio siamo sicuri uscirebbero anche qui racconti che potrebbero rivaleggiare con God of War e con i capitoli di Assassin’s Creed. Avete mai sentito parlare, per esempio, dei Popoli del Mare? Andate a cercare chi erano e capirete perché potrebbero essere perfetti per un videogioco action. Se poi deve essere Giappone che sia così!

Un terzo momento storico e un terzo luogo in cui ci piacerebbe si tornasse con qualcosa che non sia il credo dell’assassino è poi l’Egitto. Un po’ come è successo con il cinema, finora l’Egitto ci ha dato solo ispirazioni fin troppo stereotipate.

E lasciando da parte i titoli strategici in tempo reale, siamo più che convinti che si possa avere qualche bel racconto personale. Qualche nuovo eroe per cui fare il tifo. Anche se non va in giro in kimono.

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