Warlock: il gioco che dimostra come la volontà supera la disabilità

Dopo avervi raccontato, in un articolo precedente, la storia di un giocatore appassionato di Destiny e affetto dalla Distrofia di Duchenne, vogliamo parlarvi di un progetto Kickstarter e del suo creatore, un giovane programmatore di nome Max Strzelecki.

Max è una persona fuori dal comune, non solo per le sue particolari doti da programmatore ma anche per la sua conformazione fisica: Strzelecki non ha le braccia, è nato così. Nonostante ciò che una persona normodotata potrebbe pensare, questa condizione (come molte altre) non rappresenta necessariamente una limitazione. Max Strzelecki non è l’unico ad essere nato senza uno o più arti e, negli ultimi anni, la sensibilizzazione verso le disabilità si sta rafforzando, così come la consapevolezza che una persona con un problema fisico non sarà necessariamente limitata nelle azioni e nelle scelte. Compensare uno o più arti mancanti non è per nulla facile come non è facile riuscire a immaginare di vivere senza, per una persona nata con due braccia e due gambe perfettamente funzionanti… ma ogni giorno migliaia di persone affrontano disabilità e malattie con grande forza e, spesso, raggiungendo ambiziosi obiettivi.  Il caso di Max Strzelecki rappresenta perfettamente questa realtà e il giovane, appassionato di videogiochi e di programmazione, ha lanciato una campagna Kickstarter per la sua “creatura”, un videogioco dallo stile retro chiamato Warlock, di ambientazione fantasy.

Nel video Strzelecki racconta del suo progetto e, come potrete notare, mostra anche la sua postazione di programmazione. Max riesce a fare tutto utilizzando i piedi come se fossero mani e non ha nessun problema a giocare o scrivere, utilizzando mouse e tastiera o anche un gamepad. Nel video Max mostra se stesso (e quindi ovviamente anche la sua condizione particolare) ai potenziali sostenitori di Kickstarter, ma nel filmato di presentazione non è la sua disabilità a fare da protagonista. La cosa importante è il gioco e, seppure Max abbia un’ammirevole capacità di adattamento nello sfruttare periferiche create per l’utilizzo con le mani, uno degli aspetti che subito salta all’occhio è la sua condizione di normalità, nonostante le apparenze.

Il gioco è davvero interessante e la campagna, nonostante noi stessi pensiamo sia importante parlarne, non è basata su Max Strzelecki ma su Warlock! Il punto fondamentale del discorso è proprio che Max, nonostante la sua condizione, non si senta troppo penalizzato e riesca a vivere una vita normale, come si evince dalle sue parole: “Non è un problema poi tanto grande, per me. Mi sono completamente adattato alla mia condizione. Non sento sinceramente il peso della mia disabilità nella vita di tutti i giorni.”

Se volete dare un’occhiata al progetto e, magari, sostenerlo con una donazione, lo trovate sul sito Kickstarter. Per chi volesse provare il gioco, è disponibile una demo web-based giocabile di Warlock, che è ispirato a Risk of Rain e sviluppato per PC, Mac, Linux e Wii U. 

Warlock prevede la possibilità di giocare in quattro, sia localmente sia online, godendo della grafica retro e delle ambientazioni suggestive. Concludiamo con una frase di Max Strzelecki: “Mi piacerebbe essere di ispirazione per qualcun’altro, ma per ora non credo di averne bisogno. Tutte le persone disabili condividono lo stesso tenace assetto mentale che ho io”.

Fonte: polygon

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