Amazon si salva in corner: non dovrà pagare una multa da 250 milioni

L’azienda statunitense di Amazon è stata molto vicina a dover pagare una multa davvero salata, ma il Tribunale dell’Unione Europea l’ha salvata.

Scatole Amazon
(da Amazon.com)

In tanti sospettano delle manovre finanziare di Amazon. La sua stessa policy interna appare talmente autodistruttiva da finire spesso col fare i conti con la legge. Sia in Italia che all’estero, l’azienda sembra spesso infilarsi in delle piccole spaccature tra una legge e l’altra. Capace di trovare le falle del mercato e talmente onnipotente da poter sfidare praticamente qualsiasi cosa, nel 2003 è riuscita a fare bingo. A Lussemburgo esiste una filiale Amazon senza dipendenti, stabilita lì, in accordo con il governo locale, per poter approfittare delle agevolazioni fiscali molto favorevoli.

Secondo la Commissione europea, così facendo, Amazon avrebbe eluso il fisco per un totale di 250 milioni di euro. Denunciata la cosa, lo stesso paese di Lussemburgo ha deciso di appellarsi al Tribunale dell’EU. Una scelta fuori dal mondo, considerando che Amazon avrebbe dovuto pagare la multa al paese stesso.

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Amazon si salva dalla multa, ma non dal conto in rosso

Dipendente Amazon
(da Amazon.com)

Per la Commissione europea, quanto fatto da Amazon, andrebbe contro le norme europee consentite. Ma il Tribunale ha lasciato cadere le accuse, graziando Amazon dal pagamento: non è stato possibile dimostrare l’illegalità delle sue scelte fiscali.
Una bella paura, per l’azienda di Jeff Bezos che attualmente risulta in perdita. Un’affermazione totalmente fuori luogo, se si pensa al boom di ordini che ha dovuto sostenere con l’avvento della pandemia globale e i relativi lockdown. Vogliamo ricordare, inoltre, che almeno in Italia (ma anche in Francia), Amazon ha dovuto interrompere le spedizioni per qualche settimana tra marzo e aprile 2020, proprio a causa delle eccessive richieste ricevute. Risulta difficile giustificare il conto in rosso dichiarata, con perdite di 1.2 miliardi. Proprio grazie a questa situazione, l’azienda si è salvata dal pagare le tasse sulle imprese di quest’anno.

Per quanto sembri assurda la questione, basti pensare che la policy di Amazon è davvero aggressiva. I prezzi vantaggiosi che propone non la fanno guadagnare così come noi crediamo: secondo gli esperti, l’azienda lavora sull’immagine e gli investimenti in borsa, continuando da anni con una strategia di mercato aggressiva e improduttiva. Per molti, il vero obiettivo di Amazon è continuare così fino a raggiungere un monopolio tale da permetterle di dettare le proprie regole.

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