Brawl – la recensione

Dicono che la seconda volta è sempre quella buona e per fortuna di Bloober Team il detto ci ha preso in pieno. Gli sviluppatori polacchi dopo il piccolo passo falso fatto con Basement Crawl, sono riusciti a correggere a un anno di distanza l’esperimento fallito, creando dalle ceneri di quello che doveva essere una sorta di successore spirituale di Bomberman il nuovo Brawl. Questa volta il party-game è riuscito benino, soprattutto grazie al nuovo tema “creepy” scelto dagli addetti ai lavori: l’atmosfera horror, con tanto di colonna sonora raccapricciante, unita alle tante modalità di gioco presenti, sono gli ingredienti base di questo action-platform-puzzle game. Ciò che salta subito all’occhio è infatti il design dei personaggi e degli ambienti: sembra che siano usciti dai peggiori incubi fatti durante le notti di luna piena… brrr!
Brawl R08

Se vi cimenterete nel multigiocatore online, sappiate che vi ritroverete di fronte a un matchmaking che impiegherà tantissimo tempo nel trovare gli avversari.

Il ricco menu principale offre una vasta scelta di modalità, ma andiamo con ordine. La Modalità Storia è il fulcro centrale di Brawl: funziona come una sorta di tutorial, introducendo i personaggi principali e le loro abilità specifiche, insegnandoci a muovere i “primi passi”, ma possiede anche una buona storia di base. Ci troviamo nell’Emporio, luogo cupo e dall’aspetto sinistro: qui gli otto personaggi, di cui quattro subito disponibili e altri quattro da sbloccare nel corso del gioco, si avventureranno per realizzare i loro desideri più nascosti. Potremo scegliere tra un clown assassino, una bambina psicopatica e dei fantocci animati, ovvero alcune tra le peggiori creature del mondo horror, ma in seguito sarà possibile utilizzare anche una lottatrice obesa, una ladra dal volto celato, un mimo e un giocattolaio dall’aspetto poco raccomandabile. Nell’Emporio seguiremo le direttive del perfido proprietario, che ci guiderà attraverso i vari livelli a piattaforme realizzati con lo stile “creepy” che come detto caratterizza l’intero titolo. Il gameplay è abbastanza semplice, basandosi sull’utilizzo delle bombe per superare i vari ostacoli e abbattere i nemici robotici denominati “servi” che si presenteranno davanti al nostro cammino. Purtroppo se non apprezzerete il genere, questa modalità potrebbe stufare dopo poco tempo.
Brawl R06
Una volta apprese le meccaniche di gioco, sarà possibile cimentarsi nelle tantissime modalità multiplayer, disponibili sia in locale fino a quattro giocatori, che online. Precisiamo subito che mentre nella “Storia” i personaggi disponibili all’inizio sono solo quattro, nel multiplayer li avrete già tutti e otto a disposizione. Ognuno sarà in possesso di due abilità base che renderanno vario lo stile di gioco: il clown per esempio potrà starnutire su una bomba per lanciarla in linea retta e posizionare un’altra bomba speciale che stordirà i nemici circostanti. Le abilità base non saranno disponibili in tutte le modalità, ma quando potremo contare su di esse, usarle ci aiuterà a raggiungere la vittoria.

Se non siete maniaci del genere, il gioco vi annoierà in breve tempo.

Nel multiplayer locale, il gioco offrirà cinque diverse modalità: potremo sfidare i nostri amici in battaglie tutti contro tutti, in gare di sumo dove lo scopo sarà quello di scagliare fuori dallo stage gli avversari, in battaglie classiche con tutti potenziamenti al massimo, in sfide uno contro uno e infine nel Dominio Cromatico, una sorta di “Splatoon” dove vincerà chi ricoprirà la maggior percentuale della mappa con il proprio colore. Il multiplayer online invece proporrà solo due modalità: un’arena quattro contro quattro e un duello uno contro uno. Se vi cimenterete nel multigiocatore online, sappiate che vi ritroverete di fronte a un matchmaking che impiegherà tantissimo tempo nel trovare gli avversari, quindi bisognerà armarsi di tanta pazienza, ma qualcuno disposto a sfidarvi prima o poi (molto poi) arriverà.
Brawl R02
Non poteva mancare una modalità co-op (solo in locale) denominata “Sfida”. Quest’ultima si suddividerà in due mini-giochi: nell’Orda la sopravvivenza la farà da padrona, dato che i giocatori dovranno resistere il più a lungo possibile contro orde di “servi” controllati dall’IA. Nella modalità Pecore invece, bisognerà proteggere il proprio gregge dai nemici, controllati sempre dal computer. Attenzione però, perché le vostre bombe danneggeranno sia i nemici, sia i vostri alleati e infine anche voi stessi.
Brawl offre quindi una buona dose di divertimento, soprattutto quando si parla di multiplayer, ma ha anche i suoi difetti. Il primo, quello principale, è che se non siete maniaci del genere, il gioco vi annoierà in breve tempo, dato che diventerà molto ripetitivo dopo un po’. Da registrare anche dei vistosi cali di frame-rate, verificatisi spesso e in quantità elevate durante le molteplici detonazioni. Quindi più bombe esploderanno, più cali di fps si manifesteranno. No cosa buona…
Per concludere la nostra escursione in questo mondo horror, possiamo terminare dicendo che se avete amato i vecchi Bomberman, allora non potrete non apprezzare anche Brawl. In caso contrario, il titolo potrà sempre servire come intrattenimento momentaneo per voi e per qualche vostro amico curioso.

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