Costretti da Facebook a guardare filmati orribili, fanno causa a Zuckerberg: veri racconti dell’orrore

Raccapricciante storia è quella di alcuni moderatori che hanno fatto causa a Zuckerberg poiché costretti a guardare dei filmati macabri.

Sembra infatti che il 20% di moderatori social abbia subito dei danni psicologici molto pesanti causati dall’aver visto dei filmati disturbanti su Facebook, delle clip in cui venivano raffigurati torture, stupri e omicidi. Una situazione per nulla sopportabile al punto che in molti hanno scelto di fare causa a Mark Zuckerberg.

I moderatori di Facebook costretti a guardare video raccapriccianti
I moderatori di Facebook fanno causa a Zuckerberg- videogiochi.com

In base ad alcune notizie recenti, circa il 20% dei dipendenti che Mark Zuckerberg assunti nella sua azienda, soffre di danni psicologici causati dall’aver visto video su Instagram e Facebook in cui non mancano contenuti violenti decisamente raccapriccianti. Si tratta di soggetti che portano a casa uno stipendio di €2400 al mese. Stiamo parlando dei cosiddetti moderatori impiegati nella sede di Barcellona e che, per numerose ore ore al giorno, hanno il compito di visionare i video che gli utenti caricano sulla piattaforma, tra cui anche delle clip violenti al punto da non essere pubblicate.

I video shock che i moderatori sono costretti a guardare

Un dipendente Meta assunto in qualità di moderatore, riesce a visionare un gran numero di filmati al giorno, ossia tra 300 e 500.

I moderatori di Facebook costretti a guardare video raccapriccianti
I terribili video che i moderatori sono stati costretti a guardare- videogiochi.com

Si tratta di video che possono avere dei veri e propri effetti negativi da un punto di vista psicologico. Il personale è stato assunto dalla CCC Barcelona Digital service un’azienda che si occupa di controllare i contenuti social per meta.

Si fa riferimento a video che farebbero accapponare la pelle a chiunque in quanto si parla di suicidi dal vivo, stupri e omicidi. È stato un avvocato che difende alcuni lavoratori che attualmente stanno facendo causa alla compagnia a descrivere quanto orrore si nasconde dietro queste clip: «In uno dei video, un padre mostra il suo bambino, che avrebbe avuto un anno. Gli pianta un coltello nel petto, gli strappa il cuore e lo mangia».

Da episodi simili è facile capire quanto traumatico possa essere per un lavoratore trovarsi di fronte a queste immagini. Delle clip che hanno dato vita a dei veri e propri disturbi da stress post traumatico oltre che disturbi ossessivi compulsivi arrivando addirittura alla depressione.

Anche l’azienda ha voluto comunque dare una risposta affermando che per loro è molto importante il compito di revisori e quindi chiede ad ogni azienda con cui collabora, di dare supporto 24 ore su 24 7 giorni sul 7 avvalendosi di professionisti qualificati. Quindi, per Meta è di fondamentale importanza il lavoro dei moderatori, i quali sono indispensabili per l’azienda.

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