Doom Eternal su console next-gen? Ecco cosa aspettarci

La versione aggiornata per PC e console next-gen di Doom Eternal è uscito un po’ alla chetichella ma è un passo avanti importante per il titolo e per id Software perchè ci permette di guardare da vicino cosa significa fare un upgrade next-gen per lo storico studio di sviluppo.

Doom Eternal su console next-gen? Ecco cosa aspettarci
Doom Eternal su console next-gen? Ecco cosa aspettarci (foto: youtube)

L’upgrade è arrivato con una patch, senza troppa fanfara, lasciando che fosse il contenuto a parlare. E tra l’altro è il terzo update a Doom Eternal che ha in pratica fatto risorgere la gloria antica di un gioco che ha accompagnato la vita di moltissimi giocatori e di moltissime giocatrici dalla notte dei tempi (videoludici).

I primi due DLC, sorprendenti, hanno arricchito un’esperienza di gioco già molto ricca e reso il titolo, la cui unica pecca forse è proprio essere solo in single player, ancora più godibile. Questo terzo upgrade è puramente tecnico, perchè modifica la percezione del gioco da parte del giocatore con il ray-tracing in primis ma contribuisce alla sensazione di un gioco che è entrato in una nuova giovinezza.

Doom Eternal: ora c’è il ray-tracing e tre modalità per console next-gen

Mentre aspettiamo la probabile modalità Orda, che occhieggia all’orizzonte nel progetto di id Software, ecco cosa vi troverete davanti con l’upgrade di Doom Eternal.

Sostanzialmente, la versione per console next-gen è alla pari con quella PC se settata al livello Ultra. I riflessi in tempo reale sono un passo enorme in avanti rispetto alle mappe cubiche tradizionali che il gioco aveva al lancio. Si tratta di una versione perfetta?

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Chiaramente no. Ci sono piccole sbavature, per esempio alle texture se osservate non da una posizione perfettamente centrale, e questo perchè è sparito il filtro anisotropico. Lo scaling dinamico della risoluzione è buono ma sembra mancare di qualcosa. E confrontando Xbox Serie X e PlayStation 5 la prima riesce a gestire meglio i pixel in situazione di stress. E poi invece manca il ray-tracing su Xbox Serie S.

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In compenso c’è una modalità a 120Hz che dà il meglio di sè con uno schermo HDMI 2.1. E anche qui troviamo qualòche differenza: se su Xbox Series X viaggia a 1080p dinamico la PlayStation 5 è un po’ più sfocata e si ferma a 1584p. Peggio fa Xbox Serie S che cala addirittura fino a 720p.

Terza modalità è quella bilanciata che disattiva il ray-tracing, liberando spazio nella GPU per una risoluzione maggiore.

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