EA libera 5 brevetti, uno riguarda FIFA

I brevetti nel mondo dei videogiochi sono qualcosa di molto importante quindi quando un colosso come Electronic Arts decide di rendere 5 sue tecnologie accessibili a tutti, tra cui anche qualcosa usato dentro FIFA, qualcuno nel mondo dei piccoli sviluppatori salta di gioia.

EA libera 5 brevetti, uno riguarda FIFA
EA libera 5 brevetti, uno riguarda FIFA (foto: EA)

In particolare EA ha deciso di aprire a tutti la possibilità di utilizzare 5 brevetti relativi all’accessibilità. E in questo tutti sono compresi anche i suoi competitor. Rendere libera da brevetto una parte della tecnologia con cui si sviluppano i videogiochi significa che chiunque può utilizzare il lavoro svolto da Electronic Arts senza che vi sia il rischio di andare incontro a cause legali.

Elettronic Arts, brevetti liberi per l’accessibilità a FIFA

EA libera 5 brevetti, uno riguarda FIFA
EA libera 5 brevetti, uno riguarda FIFA (foto: EA)

In particolare, la tipologia di brevetti che Electronic Arts sta per rendere liberi riguarda l’accessibilità da parte dei giocatori. Si tratta di una questione che si è fatta negli ultimi anni particolarmente importante: permettere al maggior numero possibile di persone di divertirsi con i videogiochi è diventato, per diversi studi di sviluppo e publisher, non solo una questione di facciata ma parte integrante del processo di sviluppo.

Tra i 5 brevetti che EA ha deciso di rendere disponibili, tra l’altro attraverso GitHub come un modder qualunque, ci sono tecnologie utilizzate anche dentro Apex Legends e dentro FIFA. Nello specifico i brevetti coinvolti sono il sistema di ping di Apex Legends, il brevetto di individuazione e modifica dei colori, della luminosità e del contrasto per migliorare la visibilità degli oggetti e quindi aiutare anche chi è ipovedente a giocare, per esempio, a FIFA, gioco in cui queste tecnologie sono ampiamente utilizzate.

Il quinto brevetto, che però al momento non viene utilizzato in nessun gioco distribuito da Electronic Arts, riguarda invece le persone sorde e permette ai giocatori di modificare la musica e gli effetti sonori in base alle proprie necessità.

Innegabile l’orgoglio per questa decisione che traspare dalle parole di Chris Bruzzo, EVP of positive play, commercial, and marketing per Electronic Arts: “Il nostro team che lavora all’accessibilità si impegna da tempo a eliminare le barriere all’interno dei nostri videogiochi ma ci siamo resi conto che per portare un cambiamento significativo, dobbiamo lavorare insieme come industria per fare il meglio per i nostri giocatori”.

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La decisione di Electronic Arts rientra in una tendenza più generale all’interno dei videogiochi in cui sempre più spesso publisher e developer, sia di prodotti software ma anche di prodotti hardware, si sono finalmente resi conto che non esiste soltanto un tipo di videogiocatore, liceale maschio con poca vita sociale, ma che i videogiochi sono un intrattenimento per una larghissima fetta di popolazione mondiale ed è giusto che tutti possano divertirsi.

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