Google Stadia, la Class-Action denuncia la mancanza di un gioco in 4K

Google Stadia sta affrontando una Class-Action per una motivazione ben precisa. L’accusa è la mancanza di un gioco in 4K

Google Stadia
Google Stadia Class Action (screenshot YouTube)

Nell’ultimo periodo Google è impegnata in una causa “Class-Action” per la mancanza di un vero gioco 4K da parte di Stadia. Nello specifico vengono citate le performance di Doom Eternal. Inoltre, è presente anche un’altra causa legale che ha come argomento alcuni giochi in corso con il dubbio se possano o meno riprodurre una risoluzione in 4K.

La causa in questione ha avuto inizio ad ottobre ma solo nel corso di quest’ultimo mese ha avuto uno sviluppo. PC Gamer ha notato che questa afferma che Google, Bungie e id Software abbiano travisato le capacità di Stadia.

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Google Stadia accusata perché non c’è nessun gioco in 4K

Google Stadia
Google Stadia Class Action (screenshot YouTube)

Tutto ciò fa riferimento ad alcune affermazioni riguardanti alcuni giochi, come Destiny 2 e Doom Eternal, in grado di raggiungere la risoluzione 4K a 60 frame al secondo.  Solo in un secondo momento si è poi scoperto che nessuno dei due titoli è effettivamente in grado di riprodurre una risoluzione in 4K. Alla base dell’accusa vi è proprio l’impossibilità di permettere un’offerta grafica in 4K per tutti coloro che hanno scelto di acquistare Google Stadia Founder’s Edition, Google Stadia Premier Edition compreso anche un abbonamento mensile a Google Stadia Pro. Attualmente, all’interno dei Tribunali federali, ci sono anche diverse Class-Action nei confronti di Sony.

Il tutto ha avuto come oggetto delle problematiche riguardanti i controller di PlayStation 5, che soffrono di “DualSense drift”, insieme a CD Projekt Red. I soggetti tutelati sono tutti coloro hanno perso del denaro a causa di un investimento fatto in CDPR, sia prima che dopo il lancio di Cyberpunk 2077 . Il mese di febbraio, per Stadia, è stato un periodo molto difficile.

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Infatti il primo febbraio Stadia ha dovuto chiudere tutti gli studi di sviluppo interni, concentrandosi maggiormente sul fornire la sua tecnologia agli editori dei videogiochi. Infatti la settimana scorsa la leadership di Stadia ha elogiato quei team che, solo 7 giorni dopo, ha licenziato. Infine Andrew Spinks, uno sviluppatore molto famoso di giochi world-crafting, ha deciso di cancellare il suo port su Stadia dopo che è stato sbattuto fuori da tutti i suoi account di Google.

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