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Ghostwire Tokyo, Ikumi Nakamura si racconta in un documentario – VIDEO

Ikumi Nakamura ha lasciato un segno nel mondo dei videogiochi come creative director di Ghostwire Tokyo. Ora, in un minidocumentario su Youtube, l’artista si racconta, parlando anche del motivo che l’ha portata a lasciare il team di Tango Gameworks per fondare un suo studio.

Ghostwire Tokyo, Ikumi Nakamura si racconta in un documentario – VIDEO (foto: youtube)

9 anni. Tanto è il tempo che Ikumi Nakamura ha trascorso dentro il team di Tango Gameworks. Ora però è tempo per lei di cambiare. In un documentario pubblicato sul canale youtube Cutscenes, l’ex crative director di Ghostwire Tokyo racconta le sue passioni e il motivo che l’ha portata a tirare il freno a mano e scendere dalla giostra.

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Da Okami a Ghostwire Tokyo e oltre, il percorso di Nakamura

Ghostwire Tokyo, Ikumi Nakamura si racconta in un documentario – VIDEO (foto: youtbe)

Nel documentario “Remnant Tour”, Nakamura parte dalle origini. Dalla passione per i videogiochi e dalla decisione di lavorare in quel mondo dopo aver giocato Final Fantasy VII, Resident Evil e Devil May Cry quando faceva le elementari.

Per i primi sei anni, Nakamura è stata artist presso Capcom, lavorando su Okami e Bayonetta per poi passare una decina d’anni dentro Tango Gameworks, fondato nel 2010 proprio dal creatore di Residen Evil Shinji Mikami. In questi dieci anni, Nakamura ha lavorato a The Evil Within, capitolo uno e due, e poi a Ghostwire Tokyo. Quest’ultimo titolo l’ha portata sotto i riflettori ma è stato anche il momento in cui ha deciso di dire basta e fare un passo indietro.

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Non puoi fare videogiochi se non sei in salute. Iniziai a chiedermi se non ci fosse per me un modo di fare videogiochi e sentirmi meglio. Ho preso la decisione di andarmene prima che fosse troppo tardi.” Il mondo dei videogiochi, dal lato dei developer, è un Moloch che ingurgita e consuma e Nakamura si è accorta in tempo di cosa stava succedendo al suo corpo e alla sua mente. Sempre nel documentario, l’artista racconta di come i suoi capi dentro Capcom dormissero sotto le scrivanie per non andare a casa e non perdere tempo tanto erano appassionati e dediti.

Per il futuro, di cui Nakamura parla approfonditamente, l’artista ha fondato un nuovo studio nel quale vuole assumere “molti stranieri” e “raggiungere una completa parità di genere.”

Non vi vogliamo raccontare di più, a fondo pagina trovate il video completo.

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Valeria Poropat

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