Il creatore di Kingdom Come Deliverance parla di nuovi progetti: è polemica

Quale sarà il prossimo progetto su cui lavorerà il creatore di Kingdom Come Deliverance? A quanto pare ci sono un paio di idee ma le sue parole riaprono la polemica.

Kingdom Come Deliverance, che si è di recente arricchito del gioco numero 2 e che a sua volta si è arricchito della possibilità di aggiungere mod di qualunque tipo, forma e dimensione, è un titolo che ha lasciato il segno per molti motivi.

fabbro di kingodn come deliverance
Il creatore di Kingdom Come Deliverance parla di nuovi progetti: è polemica – videogiochi.com

A partire dalla dimensione del team che lo ha realizzato che è riuscito comunque a creare un’esperienza estremamente raffinata e alla pari con titoli molto più costosi. Il suo papà, Daniel Vávra, sembra però avere un po’ il vizio di scatenare polemiche.

Le sue idee vengono diffuse dai suoi profili social senza nessun filtro. L’ultima polemica si è riaperta dopo che proprio sui social se ne era già discusso un bel po’.

L’idea del papà di Kingdom Come Deliverance divide di nuovo la community online

Se provate a seguire il profilo di Daniel Vávra per esempio sui social che una volta era dell’uccellino azzurro vi troverete a leggere i pensieri di un essere umano prima ancora che di uno sviluppatore di videogiochi. Daniel Vávra condivide ciò che gli capita e ciò che pensa senza troppi filtri, il che è decisamente positivo ma allo stesso tempo apre anche alle possibili polemiche.

combattimento di KCD 2
L’idea del papà di Kingdom Come Deliverance divide di nuovo la community online – videogiochi.com

L’ultima in ordine di tempo si è riaperta a seguito di una recente intervista in cui Daniel Vávra ha ritirato fuori la questione legata all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Le sue dichiarazioni sono legate al fatto che adesso produrre un videogioco è un qualcosa di estremamente lungo e che crea una fortissima dose di stress.

Vávra però ha ribadito di non essere a corto di idee ma di sapere di non avere più molto tempo per poterle realizzare tutte. Secondo lui quindi l’utilizzo dell’intelligenza artificiale potrebbe aiutarlo a sveltire il processo di creazione: “spero che la rivoluzione dell’intelligenza artificiale aiuti in questo” ha spiegato aggiungendo però “dove in futuro non saremo sostituiti dall’intelligenza artificiale ma saremo aiutati dalla IA in modo tale che tante cose possano diventare più facili e più veloci“.

Ma sappiamo che allo stato attuale le intelligenze artificiali, quando vengono implementate, entrano per sostituirsi alla creatività umana e comunque sono costruite sull’utilizzo indiscriminato di materiale raccolto online senza che ci sia stata da parte di chi quel materiale lo ha creato originalmente modo di opporsi a diventare palestra per un pallottoliere digitale. Al punto che Steam già si è mossa.

Nel passato recente Vávra si era espresso negativamente per esempio nei confronti delle dichiarazioni di Elon Musk che voleva creare invece un team di sviluppo che lavorasse proprio con la IA per produrre giochi.

Qualcuno però gli ha fatto notare che la sua idea, già espressa, di farsi aiutare senza sostituire l’intelligenza umana non è poi così lontana dalla sostituzione. Sarà che forse dovremmo solo pensare a giochi più piccoli?

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