Che legame c’è tra olio di palma e pandemia?

Un nuovo studio dimostra come la perdita di biodiversità e degli habitat naturali a favore delle monoculture, come per esempio quella per la produzione dell’olio di palma, saranno la causa più probabile delle prossime pandemie.

Che legame c'è tra olio di palma e pandemia?
Che legame c’è tra olio di palma e pandemia? (foto:pixabay)

Le colture intensive, per esempio quella delle palme da olio che producono questo ingrediente molto utilizzato in tutta l’industria alimentare, rischiano di provocare nuove pandemie. Questo è il risultato di un recente studio condotto da diversi scienziati che lavorano in varie università nel mondo e che è stato pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Veterinary Science.

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Olio di Palma e pandemie: qual è il legame?

Che legame c'è tra olio di palma e pandemia
Che legame c’è tra olio di palma e pandemia (foto: pixabay)

Lo studio, pubblicato su Frontiers in Veterinary Science e condotto da professori di quattro università mondiali, ha preso in considerazione i dati forniti da diverse entità sulla deforestazione e il rimboschimento trovando un legame tra le aree del mondo in cui si è provveduto a una riforestazione con monocolture e picchi nella frequenza di epidemie.

Il risultato più importante è quindi, la scoperta che il rimboschimento che ha portato per esempio a sostituire le foreste cresciute naturalmente con le monocolture di palma da olio per alimentare l’industria globale sta seriamente minacciando la perdita di biodiversità e di conseguenza aumenta il rischio di pandemie.

Questo quanto si legge in un passaggio del report che accompagna lo studio: “Abbiamo anche scoperto che i focolai di malattie trasmesse da vettori sono associati con l’aumento delle aree delle piantagioni di palma da olio. Il nostro studio fornisce nuove prove al legame tra deforestazione globale e focolai di malattie trasmesse da vettori e zoonosi e dimostra che la riforestazione e le piantagioni potrebbero anche contribuire a epidemie di malattie infettive”.

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La riduzione degli habitat naturali e quindi la riduzione in termini di spazio che gli animali selvatici hanno a disposizione porteranno a un contatto con l’essere umano e con gli animali addomesticati sempre più frequente. Proprio questi contatti sempre più frequenti e sempre meno controllati saranno la più probabile causa di nuove pandemie perché porteranno ad un contatto sempre più prolungato di virus e batteri specifici di alcune specie a evolversi per adattarsi a nuovi ospiti.

E uno di questi nuovi ospiti potremmo tranquillamente essere noi.

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Che legame c’è tra olio di palma e pandemia (foto: youtube)
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