È arrivata di recente la conferma che questa vera leggenda del mondo dei videogiochi ci ha lasciati. La sua impronta però è ancora ben visibile.
Nel mondo dei videogiochi ogni prodotto vive in un eterno tempo sospeso. Potremmo accendere una vecchissima console di quelle prodotte da Nintendo decenni fa e troveremmo ancora lì i suoi titoli. Come pure potremmo attaccare a un televisore in 4K una prima console Playstation e giocheremmo ancora con gli stessi titoli perché quelli sono ancora lì.
Questa strana percezione del tempo che non passa si scontra però con la realtà di chi i giochi li ha prodotti. Per queste persone il tempo passa e a volte si trasforma in una rapida e triste successione di eventi. Come in questo caso.
Abbiamo davvero perso una leggenda, ci sono le notizie ufficiali
Nel corso degli ultimi due anni si è parlato moltissimo di un videogioco che tutti i fan delle prime console Playstation aspettavano di poter avere di nuovo per le mani. Un gioco uscito per la prima volta prima che scoccasse l’anno 2000 e che addirittura ha avuto una versione su Dreamcast.

Ovviamente stiamo parlando di Soul Reaver. Adesso arriva la notizia che Jim Curry, uno degli autori storici della serie, è morto dopo una lunga battaglia con la malattia. Ad annunciare a tutti la scomparsa di Curry la moglie Ellen, che ha voluto scrivere sui social un messaggio a tutti coloro che sono stati fan del lavoro di suo marito. Il lavoro di Curry nel mondo dei videogiochi ovviamente non è stato solo quello sulla serie Soul Reaver.
A partire dagli inizi degli anni ’90 lo si trova infatti nei credits di diversi giochi per Genesis e SNES tra cui Rolling Thunder 2 e Super Batter Up. Più vicino al momento in cui si è occupato della scrittura di Soul Reaver c’è invece il lavoro per Pandemonium 2, in qualità di marketing manager, e tutto il lavoro sulla serie di un altro personaggio storico e che molti vorrebbero veder tornare: Gex.
Sempre riguardo Soul Reaver, è stato anche coinvolto nella recentissima versione remaster dei primi due giochi uscita l’anno scorso. Nel suo curriculum che può essere letto per intero su Moby Games, c’è tutta una fetta di storia dei videogiochi e titoli che hanno lasciato un segno e hanno costruito parte di quello che adesso è il panorama dell’industria che vediamo.
La scomparsa di Jim Curry lascia quindi umanamente un vuoto enorme non solo nella famiglia ma anche in tutti i fan di quello che il suo genio ha prodotto. L’unica piccola consolazione in questo caso è che possiamo sempre costruire nuovi ricordi entusiasmandoci con i videogiochi a cui ha contribuito. Ricordi come questo.
Anche per questo, anche per omaggiare come è doveroso che sia chi ha lavorato nel passato, la conservazione è un’attività fondamentale a cui tutti dovrebbero partecipare all’interno dell’industria.