Telecamere sui mezzi pubblici per controllare chi non ha mascherina: la legge

In Francia le telecamere dei mezzi pubblici hanno il compito di controllare chi non porta la mascherina. La norma è approvata 

Mascherina mezzi pubblici
Mascherina mezzi pubblici, videosorveglianza in Francia per il controllo (Pixabay)

Da poco è stata approvata una norma da parte del governo francese come ausilio alla battaglia contro la diffusione del Covid. Nello specifico viene introdotta la possibilità di aggiungere dei sistemi di videosorveglianza. Lo scopo è quello di controllare i soggetti che non rispettano le ultime disposizioni emesse. Infatti l’obiettivo principale è quello di controllare se, le persone a bordo degli autobus, indossano o meno la mascherina.

Così in Francia, su ogni mezzo pubblico, sono installati dei sistemi intelligenti di video analysis. Questi hanno il compito di avvertire il personale di bordo nel momento in cui sul veicolo vi sono soggetti che non rispettano le norme anti-Covid riguardo l’utilizzo dei dispositivi di protezione.

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Le videocamere dei mezzi pubblici in Francia per il controllo mascherina

Mascherina mezzi pubblici
Mascherina mezzi pubblici, videosorveglianza in Francia per il controllo (Pixabay)

Già un anno fa è stata avanzata questa proposta. Tuttavia poi bocciata dal garante della privacy francese. È stato definito come un sistema di sorveglianza abbastanza intrusivo in grado di “minare il corretto funzionamento di una società democratica”. Anche se nei mesi passati la decisione è rimasta controversa, lo scorso 10 marzo, il governo francese ha deciso di approvare questo decreto legge.

In tal modo, i sistemi di intelligenza di videosorveglianza, sono installati anche all’interno dei mezzi pubblici. Il gruppo per la difesa dei diritti digitali La quadrature du net sostiene che questo nuovo provvedimento risulti essere illegale. La motivazione è perché viola tutte le norme nazionali francesi riguardo la sicurezza. Insieme anche al Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (Gdpr).

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Il direttore di Datakalab, Xavier Fischer, ha fornito al governo francese il software di videosorveglianza in questione. Egli inoltre ha affermato che la sua tecnologia non utilizza un sistema di riconoscimento facciale ma solo di analisi dei file video. In questo modo è possibile affermare che la pratica risulti essere compatibile al 100% con il Gdpr. Evita quindi di ledere i diritti della protezione dei dati personali. Infine, il direttore, afferma che le immagini analizzate non vengono conservate ma sono cancellate dopo pochi secondi dal controllo stesso.

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