Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 – la recensione

“Dove balla la foglia, arde il fuoco. La fiamma dell’Hokage illumina il villaggio… e con la sua luce la Foglia rinasce” diceva Sarutobi, dall’alto della sua saggezza. Parole difficili da dimenticare per un fan di Naruto, tra le più belle di tutta l’intera serie. Una serie durata oltre 15 anni, che ha raggiunto gli spettatori con la trasposizione animata (e i lungometraggi), i lettori con il manga e i videogiocatori attraverso svariati titoli. Una storia lunga, quella di Naruto, che tra un combattimento e l’altro è andata ben oltre i canoni dello shounen, parlando di amore, amicizia, famiglia e, soprattutto, sapendo affrontare con maturità il tema del “diverso”. Il fumetto giapponese si è concluso lo scorso anno e probabilmente anche l’anime giungerà presto al termine. Sebbene ciò non abbia alcun tipo di attinenza con la serie di picchiaduro, basata su storia e personaggi ideati da Masashi Kishimoto, CyberConnect 2 ha deciso di sfruttare questa fase conclusiva per tirare fuori dal cilindro Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4, promettendo il miglior gioco dedicato al ninja di Konoha mai pubblicato finora.
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Si tratta del primo capitolo sviluppato specificatamente per console di nuova generazione e PC e, pertanto, il team ha potuto contare su un hardware più potente, in grado di offrire maggiore fluidità, grafica ad alta risoluzione e animazioni veloci, che rendono giustizia alla serie animata. Il tratto distintivo del brand è proprio la grafica in cel-shading, che dà continuamente la sensazione di trovarsi davanti a un anime interattivo, tanto che il passaggio da cutscene – peraltro ricche di QTE, come nei prequel – a gameplay quasi non si avverte. Ma non è dal comparto tecnico, appena lodato, che vogliamo cominciare.

Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 suona come una rifinitura dei prequel

L’intero titolo ha sia il doppiaggio in giapponese – caldamente consigliato – che in inglese (con sottotitoli in italiano) e si lascia giocare in maniera intuitiva, rendendo la vita facile anche ai giocatori meno abili: di primo acchito ci si accorge che gli sviluppatori non hanno voluto distaccarsi dalle meccaniche che hanno caratterizzato i capitoli precedenti, puntando su un battle system già collaudato. Così gli scontri si traducono in un mix frenetico di combo – effettuate perlopiù con la pressione ripetuta di un singolo tasto – e lancio di oggetti, kunai e shuriken su tutti, ma anche bombe e trappole utili a sottrarre energia all’avversario; poi non resta che trovare il momento giusto per accumulare chakra utile a scatenare devastanti attacchi speciali, in grado di spazzare via mezza location, per mettere fuori gioco chi si ha di fronte. Va comunque precisato che nelle fasi concitate dello scontro – soprattutto laddove vengono chiamati in causa i bijuu o le evocazioni – abbiamo assistito a qualche calo di framerate. A parte questa piccola sbavatura, Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 suona come una rifinitura di tutto ciò che c’è stato prima: sostanzialmente sono stati scartati quegli elementi che non funzionavano, mentre tutto quel che di buono c’era è stato rivisto e perfezionato.
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Dal momento che questo è (probabilmente) il gioco finale della serie Storm, si concentra sugli ultimi archi della storia di Naruto, in particolare quelli legati alla Grande Guerra Ninja. Sono Madara Uchiha e Hashirama ad aprire le danze, con un’introduzione a effetto in cui il giocatore è chiamato a vestire i panni del Primo Hokage. Una volta concluso lo scontro, la narrazione si alternerà tra passato e presente, esplorando nel dettaglio la vita dell’antagonista della serie Obito Uchiha; è bene dunque precisare che Ultimate Ninja Storm 4 fornisce poche informazioni sulla storia di Naruto personaggio, già ampiamente trattata nei capitoli precedenti. Questa è una lama a doppio taglio, dal momento che il gioco non è facilmente accessibile ai nuovi arrivati, ignari di tutto ciò che è accaduto prima; sono stati invece accontentati i fan di vecchia data, che possono tranquillamente godersi le colossali battaglie finali senza doversi sorbire nuovamente i contenuti passati.

La storia è completa e, soprattutto, molto fedele alla conclusione del manga.

Quando Ultimate Ninja Storm 3 fu distribuito, qualche anno fa, anime e manga erano ancora in corso. Così, piuttosto che terminare la storia con un cliffhanger, venne creata una fine apposita per il gioco. L’epilogo però era tematicamente inconsistente rispetto al materiale di partenza e lasciò un po’ di amaro in bocca ai numerosi appassionati. Per fortuna questa volta la storia è completa e, soprattutto, molto fedele alla conclusione del manga: ciò equivale a parecchi spoiler per coloro che non sono arrivati a leggere fino alla fine, ma gli sviluppatori hanno fatto in modo che il gioco fornisse una semplice sintesi della trama per ovviare al problema, senza entrare troppo nel dettaglio. È possibile portare a termine la modalità Storia in poche ore, ma questo non significa che il gioco in singolo sia breve: non soltanto le missioni alternative e la ramificazione dei percorsi ne aumentano la longevità, ma ogni battaglia ha inoltre una serie di obiettivi secondari (come “Utilizza il tuo Jutsu per tre volte” o “Completa la battaglia con il 70% di energia”) che invogliano l’utente a migliorare la propria performance. In questo modo cresce esponenzialmente il fattore rigiocabilità, dato che i giocatori hanno qualcosa a cui puntare nei tentativi futuri.
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Come già detto poc’anzi, chiunque abbia giocato in passato un titolo Ultimate Ninja Storm, si sentirà a casa mettendo mano al quarto capitolo. Ma ovviamente di piccoli cambiamenti ce ne sono eccome: anzitutto, quando si combatte con due personaggi a supporto, la barra di energia è una soltanto, condivisa da tre shinobi; Ultimate Ninja Storm 4 permette poi di usare sia l’Ultimate che l’Awakening (attivabile dopo aver riempito una bara che appare vicino ai punti vita) durante lo stesso match. Non è semplice utilizzare personaggi trasformati potenziati, ma i più esperti saranno in grado di sfruttarli a dovere seminando il panico. Ma soprattutto è stata data importanza alle tecniche elementali, vera e propria ciliegina sulla torta del gameplay. In sostanza, i ninja devono fare molta attenzione a dove mettono i piedi: se per esempio stanno combattendo su una superficie acquatica, i jutsu basati sull’elettricità saranno più efficaci, aumentando danno e portata. E visivamente, i jutsu, fanno ora la loro bella figura. Se una palla di fuoco colpisce un ninja, i suoi vestiti prendono fuoco e non smetteranno di bruciare finché lo shinobi non si getterà in acqua o non si rotolerà a terra (o, eventualmente, non verrà sostituito da un compagno).

Ultimate Ninja Storm 4 è uno dei migliori titoli ispirati a un anime/manga mai realizzati finora.

Essendo la punta di diamante della serie, Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 si mostra sontuoso e forte di un roster così robusto da fare invidia a qualunque altro picchiaduro in circolazione: 97 personaggi base e molti altri sbloccabili, sebbene vada precisato che alcuni sono versioni alternative degli stessi (giusto per fare un esempio abbiamo Sasuke genin, da adulto, con la tunica dell’Akatsuki e via dicendo). Impressionante, comunque, come la tanta carne al fuoco messa dagli sviluppatori non abbia influito negativamente sulla qualità del prodotto: il gioco è uno dei migliori titoli ispirati a un anime/manga mai realizzati finora e ogni singolo aspetto è stato curato nel dettaglio, dalle animazioni all’incredibile cel shading, passando per l’illuminazione e il sonoro, fino ad arrivare al gameplay.

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