Non è vero che le scoperte in No Man’s Sky spariscono dopo due settimane

Tra le tante voci infondate che si stanno sussseguendo negli ultimi giorni su No Man’s Sky, una che aveva particolarmente allarmato gli appassionati riguardava la possibilità che, a causa di un bug o di un limite strutturale del gioco, tutte le scoperte fatte in materia di flora e fauna sparissero nel giro di due settimane.

La notizia, fortunatamente, si è rivelata infondata o comunque frutto di un’incomprensione del funzionamento del sistema di upload e download delle scoperte fatte in No Man’s Sky.

Il primo report arrivava da un utente di Reddit, che aveva spiegato di essere tornato nei luoghi che aveva scoperto nelle prime settimane di disponibilità del gioco, scoprendo che tutte le sue scoperte, in termini di specie aliene o di piante, erano state spazzate via.

Sullo stesso thread, nel giro di pochi giorni, è arrivata comunque la retromarcia. In pratica, gli stessi giocatori hanno ammesso di non aver compreso appieno il funzionamento di questa meccanica, dal momento che, quando hanno scritto la propria lamentela sul noto forum, non avevano notato di non essere connessi ai server di No Man’s Sky.

Il problema, dunque, risiede nel funzionamento del gioco e non nel gioco stesso: in pratica, diversamente da Minecraft, No Man’s Sky non mantiene le modifiche fatte al proprio universo all’interno di ciascuna copia, bensì su un server centrale. Mancando la connessione al server centrale, tali modifiche non sono disponibili.

Speriamo che questo genere di chiarimento faccia sì che si arresti l’ondata di malcontento generata intorno al gioco, che ha scatenato a sua volta richieste di rimborso talvolta immotivate considerando il monte ore raggiunto: Steam, ad esempio, prevede che il refund avvenga per titoli giocati al massimo due ore.

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