È partita la gare in ufficio ma tu non hai intenzione di sudare? Questa app ti permette di mentire sugli allenamenti e fare bella figura.
Quando sta per arrivare l’estate, oppure quando si rientra dalle vacanze o ancora con l’arrivo del Capodanno, tante volte ci troviamo a voler cambiare qualcosa della nostra vita.
Facciamo i cosiddetti buoni propositi e, con un po’ di impegno, almeno alcuni di questi buoni propositi forse riusciamo a portarli a termine o quantomeno a farli durare a sufficienza da essere soddisfatti del risultato.
Ma in altri casi anche i migliori dei propositi finiscono con l’infrangersi contro il muro spesso della mancanza di tempo e della mancanza di voglia.
Per una delle app più famose con cui gli sportivi condividono quello che fanno ogni giorno c’è ora modo di mentire spudoratamente utilizzando un’altra app che crea l’illusione di starsi muovendo.
L’app con cui puoi mentire a tutti anche sugli allenamenti
Online la discussione che si è aperta intorno a questa app, dal nome quanto mai chiaro e cristallino, Fake My Run, è molto accesa. Si trovano infatti post su tutti i social con persone che pubblicano screenshot di percorsi inesistenti. E alcuni che invece dichiarano di essere in orrore dall’idea che questa app esista.
Quello che fa Fake My Run è ricreare, in base agli input dell’utente, un percorso che può anche avere una forma personalizzata. Il layout poi ricopia in tutto e per tutto quello che invece si vede quando si condividono gli screenshot di Strava, una delle app più famose tra quelle per gli sportivi.
Il motivo per cui questa app esiste lo spiega in realtà il suo stesso ideatore: è una sorta di esperimento sociale più che un modo con cui le persone pigre possono fingere di essere come gli altri.
E paradossalmente anche Arthur Bouffard, il developer che ha costruito Fake My Run, è un corridore accanito. Il tutto pare essere cominciato con il fatto che l’app originale, Strava, ha una funzione a pagamento che corre al posto degli altri per aumentarne le statistiche in maniera fasulla. Bouffard ha quindi avuto l’idea di creare un’alternativa più facile.
Un’alternativa che per lui è un modo per sfogare la frustrazione nei confronti della cultura che intorno al running è, secondo lui, cambiata drasticamente.
Un po’ come succede con i social dove tutto può essere sintomo, quello che si vede dei corridori a volte non è reale. Qualcuno online scrive che questa app è utile come quelli che barano al solitario, ma se la si guarda da più vicino di certo non è tanto lontana dalle foto con i filtri che popolano i feed di tantissime persone in tutto il mondo. O di chi finge di essere un regista con le IA.
Con i filtri si può fingere di avere un aspetto diverso da quello che si è e con Fake My Run si può fingere di essere un po’ più sportivi di quello che non si è.