Nuovo grosso videogioco horror in arrivo affonda le sue radici addirittura in Pac-Man: la rivelazione che ha stupito tutti.
Certe volte nell’industria videoludica si innescano particolari e speciali rapporti di causa-effetto a cui mai e poi mai avremmo pensato e che certe volte quasi non hanno senso. Anche perché, dall’esterno, non possiamo conoscere proprio tutti i segreti dietro lo sviluppo di un particolare titolo, nella creazione di un personaggio oppure per la scelta di un certo tipo di gameplay.
Queste cose si scoprono piano piano col tempo, e solo per volere degli sviluppatori stessi, che possono alzare per un attimo il velo dietro le proprie creazioni in due modi molto diversi: lasciando degli indizi e degli easter-egg all’interno del gioco che puntino al materiale da cui hanno attinto, oppure parlandone in interviste alla stampa.
E’ proprio quello che è successo con un videogioco horror estremamente atteso, precisamente tra i più attesi del resto dell’anno dato che si parla di un titolo veramente eccezionale e che ha davvero tantissimo da dire dato che si parla di un prodotto atteso e che sembra molto migliore del capitolo precedente.
Pac-Man dietro un gioco gore e terrificante
Ormai è stato annunciato in pompa magna il nuovo Dying Light: The Beast, che verrà lanciato il prossimo 22 agosto 2025, un anno dopo essere stato annunciato. Un modo innovativo per fare comunicazione per lo studio di sviluppo di Techland, che dopo tantissima pubblicità per i capitoli precedenti per questo gioco si è mantenuto molto più laconico.
Ancora protagonista assoluto Kyle Crane, appena tornato dopo essere sparito per una lunga parentesi in cui è stato tenuto prigioniero e sottoposto a esperimenti per oltre un decennio. Come risultato, ora ha accesso a una “modalità bestia“, che lo trasforma in una forza quasi inarrestabile che prende a pugni gli zombie e lancia qualsiasi cosa trovi in giro.
Parlando con Famitsu, il director del franchise di Dying Light, Tymon Smektala, ha riflettuto sulle ispirazioni dietro a questo capitolo rivelando che un gioco impensabile ha alimentato la creazione di questa esperienza unica e particolare.
“Forse sarete un po’ sorpresi, ma l’idea della modalità bestia ci è venuta dal classico gioco Pac Man“, ha rivelato affermando che personalmente ha sempre pensato a questo classico in 2D “come a un gioco survival horror“. Sembra una cosa folle, ma in realtà c’è qualche motivo per interpretarlo in questo modo. Ricordiamo intanto che un gioco molto speciale è stato ufficialmente cancellato.
Proprio come Pac-Man che è indifeso dagli attacchi dei mostri avversari, così anche Kyle Crane è esposto agli attacchi degli zombi. Poi però passando nella modalità bestia, come quando Pac-Man prende il potenziamento, ecco che diventa lui il predatore e i mostri poco più che prede.