Pirateria in Italia: perquisizioni nel paese e 45 indagati

Blitz contro la pirateria in Italia. Viene oscurato circa l’80% della reta illegale IPTV, 45 indagati e perquisizioni in tutto il paese 

Pirateria Italia
Pirateria Italia, 45 indagati (pixabay)

Le forze dell’ordine sono riuscite ad abbattere un servizio di abbonamenti illegali, pirateria informatica in Italia, che vedeva circa 1.5 milioni di clienti. Sembra quindi che si tratti dell’80% del traffico illegale su IPTV. Le accuse per i 45 indagati sono quelle di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di accesso abusivo. Questo su diversi sistemi informatici che sono protetti da misure di sicurezza.

Il blitz della Polizia Postale contro la pirateria informatica su IPTV ha portato ad alcuni passi in avanti. É oscurata la fonte dell’80% del traffico illegale in Italia e sono oltre 40 gli indagati. Nel corso delle ultime ore è condotta un’operazione contro la pirateria informatica in cui sono indagati 45 persone con un giro d’affari di diversi milioni di euro.

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45 indagati e perquisizioni per pirateria in Italia

Pirateria Italia
Pirateria Italia, 45 indagati (pixabay)

I video sono trasmessi utilizzando un’intelaiatura criminale molto fitta di reti capillari di venditori e di utenti finali, i quali possedevano connessione internet domestiche insieme ad apparecchiature idonee alla ricezione. Attraverso quest’operazione è possibile affermare che il lavoro di indagine portato avanti da diversi mesi è ormai giunto al termine. Infine è molto importante sapere che non solo rischiano i creatori di questo servizio, ma anche i clienti che hanno deciso di attivarlo.

Tutto ciò è fatto utilizzando uno dei social più famosi dell’ultimo periodo, ossia Telegram. La centrale più importante responsabile della maggior parte del traffico illegale su IPTV, si trova a Messina. Le autorità sono persino riuscite a descrivere il modus operandi dei criminali. Tutti i contenuti protetti da copyright sono acquistati lecitamente dei vertici dell’organizzazione solo in seguito. Utilizzando una complessa infrastruttura tecnica, sono poi trasformati in dati informatici audio e video.

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Inoltre sono accusati anche di frode informatica aggravata dall’ingente danno arrecato e di abusiva riproduzione e diffusione a mezzo Internet di opere protette dal diritto di autore ed opere dell’ingegno. Il blitz è portato avanti dall’unione di 11 compartimenti regionali della Polizia Postale, che hanno eseguito una perquisizione su tutto il territorio nazionale a partire da Napoli a Roma senza dimenticare città come Catania, Milano, Venezia e Palermo. Gli indagati riuscivano a trovare nuovi clienti attraverso un sistema fatto di gruppi segreti, bot programmati e canali in cui venivano elencate le offerte e venduti così servizi di pirateria.

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