700 euro al mese per un Reddito di Cittadinanza che ti può migliorare la vita e anche stimolare importanti cambiamenti: un progetto cui devi prendere parte adesso.
Sappiamo che il Reddito di Cittadinanza, nella forma che conoscevamo e che è stata deliberata da qualche governo fa, non è più in essere. Ci sono altre forme di sostegno per quei soggetti e quelle famiglie che si trovano in una condizione economica di svantaggio.
Ma c’è un progetto che invece pare proprio voler puntare a qualcosa di simile a ciò che era un tempo il Reddito di Cittadinanza, con in più una prospettiva sul mondo del lavoro diversa e che (questa è la speranza di tantissimi) potrebbe essere replicata in tante realtà. Vediamo da vicino di cosa si tratta, cosa puoi richiedere e come funziona il progetto.
Un nuovo Reddito di Cittadinanza per cambiare vita in tutti i sensi
Una delle critiche più aspre fatte al Reddito di Cittadinanza è stata il fatto che non invogliava in alcun modo a cercare di cambiare la propria posizione economica, lavorativa e umana. Se però ti dicessimo che esiste ora la possibilità di ricevere qualcosa di molto simile al Reddito di Cittadinanza, ma in una formula diversa e in cui è stata inserita la parola “attiva”?

Questo è quello che si legge nelle informazioni per il bando di cosiddetta Residenza Attiva. Una sorta di Reddito di Cittadinanza che viene garantito a quelli che decidono di cambiare casa e di trasferirsi in uno dei borghi a rischio spopolamento della regione Molise.
Il sostegno economico è pari a 700 euro al mese per tre anni. A differenza del Reddito di Cittadinanza originale, però, ci sono anche nuovi obblighi per quelli che verranno ritenuti idonei. Altre misure che devi conoscere sono queste.
Il denaro, infatti, verrà elargito, ma chi si impegna a trasferirsi si impegna anche ad aprire una nuova attività economica nella zona in cui andrà a trasferirsi.
Questo dovrà sussistere per almeno 5 anni e la regione garantisce che verranno anche eseguiti controlli periodici per assicurarsi che le persone si siano effettivamente trasferite e che quindi la residenza sia reale.
Come accennavamo prima, si tratta di un progetto che potrebbe facilmente essere replicato anche altrove visto che, purtroppo, in tutte (o quasi) le regioni d’Italia ci sono piccoli borghi che si stanno lentamente spopolando e che invece potrebbero essere una risorsa enorme sia a livello economico sia a livello occupazionale.
I motivi dello spopolamento sono molto spesso la mancanza di servizi e quindi l’incentivo unito alla necessità di aprire un’attività economica potrebbe prendere i proverbiali due piccioni con una fava. Il progetto va avanti dal 2019 ed è tuttora disponibile.
I comuni in cui è possibile trasferirsi per poi richiedere il Reddito di Cittadinanza in questa versione così particolare sono elencati sul sito ufficiale della regione e sono tutti quelli con meno di 2000 abitanti.