Cari Nvidia, AMD e Intel, non lo vogliamo cambiare il PC: dateci le console

Da parte di Steam è stato condotto un sondaggio lo scorso mese di novembre che riguarda le configurazioni PC più utilizzate e ciò che è emerso è che da qualche parte i grandi produttori come Nvidia e AMD forse dovrebbero passare i pezzi a chi produce console.

La situazione contingente che si è venuta a creare nel corso degli ultimi anni non era assolutamente prevedibile. Dapprima, quando il covid prese tutti di sorpresa, il mondo della tecnologia dovette rallentare dato che buona parte della componentistica interna proveniva da quei Paesi in cui il lockdown senza sconti aveva bloccato la produzione. Ricordiamo ancora quando vi parlavamo della caccia alle PS5 e cercavamo di fare due conti per capire quando effettivamente i nuovi modelli di GPU e di CPU sarebbero arrivate sul mercato. A questa situazione si è poi aggiunta la fame di potenza di chi si è dato al mining di criptovalute, che ha assottigliato ancora di più le eventuali scorte di pezzi.

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Pc vintage (videogiochi.com)

Ora che tutto sembra tornato più o meno alla normalità, il mining è crollato e le fabbriche riaperto, i grandi produttori come Nvidia e AMD hanno trionfalmente immesso sul mercato i loro nuovi modelli. A titolo puramente esemplificativo sono arrivate da non molto le nuove geForce serie 40. Ma pare che nessuno le voglia. Il problema forse è che il prezzo di questi pezzi è astronomico e assolutamente fuori budget per una grandissima fetta di giocatori. Fetta di giocatori che ha deciso o di tenersi il PC che aveva già e giocare con quello che c’è o di passare a giocare su console. Chi glielo dice adesso a quei team che invece stanno spingendo oltre ogni limite conosciuto all’uomo i loro motori di sviluppo che la famosa legge di Moore non teneva forse conto del margine di profitto e che sarebbe meglio fermarsi?

Le console non ci sono e i PC sono quelli vecchi

Il sondaggio mensile che Steam organizza e che ha come scopo fare una sorta di censimento dei modi in cui i giocatori utilizzano la piattaforma è in questo mese appena concluso particolarmente interessante. Nella pagina di presentazione vengono inseriti per ciascuna voce, e quindi per ciascun componente, quello che va per la maggiore. Il giocatore medio che traffica su Stteam lo fa con un prodotto Windows che però non è aggiornato a Windows 11. La RAM di sistema è di solito da 16 GB e la velocità della CPU varia tra 2,3 GHz e 2,69 gigahertz con 6 CPU fisiche, 8 GB di VRAM, un display in grado di gestire 1920 x 1080 con spazio libero tra 100 e 249 giga su un hard disk totale da circa 1TB di memoria. Questo giocatore medio se ha un accessorio per la realtà virtuale utilizza Oculus Quest nella seconda versione.

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Scheda grafica (videogiochi.com)

Andando a guardare la scheda grafica, quella utilizzata di più in assoluto è la Nvidia GeForce GTX 1650. Un modello uscito intorno al 2019 con un prezzo che si attesta intorno ai 200 euro e definito dagli esperti del settore del gaming PC come un prodotto di fascia bassa. Dove si collocano tutte le nuove e super performanti GPU da 1500 euro? In quarta posizione tra le schede grafiche più utilizzate appare la RTX 3060 nella sua versione laptop e al sesto posto nella versione per desktop. Dati che mostrano come, nonostante ci sia ora modo di produrre nuovi pezzi, i giocatori non hanno nessuna intenzione di aggiornare la propria postazione nel breve periodo: non per cambiare sistema operativo e men che meno per cambiare componenti.

E all’altro capo dell’ampio universo di chi gioca si trovano quelli che ancora cercano di mettere le mani sulla PlayStation 5 perché i pezzi per la console non si trovano abbastanza rapidamente da garantire consegne regolari. Probabilmente tutto il nostro ragionamento e il sottolineare l’assurdità di una situazione che vuole da una parte i produttori di componentistica interna che sfornano nuovi e sempre più performanti gioiellini che costano come 3 o 4 rate di mutuo (e che nessuno a quanto pare vuole) e dall’altra i giocatori che sembrano accontentarsi sarà roba vecchia. Perchè all’orizzonte si profila un nuovo tsunami.

Tra i due litiganti arrivano gli streaming

Guardando alle mosse delle varie società e soprattutto a quanto tutti o quasi stiano cercando di trovare un proprio spazio nello streaming di contenuti per i giocatori è infatti abbastanza facile prevedere che tra non molto ci troveremo a guardare listini dei prezzi ancora più ridimensionati. Servizi come il Game Pass o il nuovo servizio Utomik permettono infatti di giocare in streaming con titoli che se dovessero essere installati su un computer avrebbero bisogno di quelli della NASA e che invece girano bene anche su un tablet un po’ scalcinato. Morale della favola: se non avete i soldi per la RTX 4080 siete in buona compagnia e (ma lo diciamo sottovoce) forse non vi serve neanche.

 

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