Si ferma il Metaverso: perché la bolla si sta sgonfiando e cosa accadrà a breve

Il sogno del Metaverso sembra essere arrivato al capolinea: Zuckerberg ferma gli investimenti e si concentra su altre tecnologie.

Mark Zuckerberg ha deciso di seppellire il progetto del metaverso senza fare alcun annuncio ufficiale, forse per evitare di dover ammettere il suo errore. In questo momento, sembrano esserci molte poche speranze sul futuro del metaverso, nonostante gli enormi investimenti fatti da Meta Platforms in questo progetto. Nel 2021 e 2022, la divisione Reality Labs di Meta, responsabile del metaverso, ha registrato perdite cumulative di quasi 24 miliardi di dollari. Metaverso: cosa sta succedendo

Il sogno del metaverso sembra finito. Meta si concentrerà sull’Intelligenza Artificiale (Videogiochi.com)

Oltre a Meta, molte altre aziende avevano concentrato le loro energie e i loro investimenti nel metaverso. Epic Games, Microsoft e Decentraland stanno riconsiderando l’opportunità di continuare a investire nel Metaverso. Nel frattempo tecnologie che sembrano ben più interessanti e fruttuose cominciano a farsi spazio e le aziende cominciano a pensare di rivolgere lo sguardo altrove.

Cosa sta succedendo nel metaverso

Non solo Meta: sembra che sempre più aziende stiano abbandonando la rincorsa al metaverso. Il Wall Street Journal riporta che Walt Disney ha chiuso la sua divisione che si occupava dello sviluppo delle strategie per il metaverso e Microsoft ha recentemente chiuso la piattaforma social di realtà virtuale che aveva acquisito nel 2017. L’atteggiamento freddo nei confronti del metaverso è confermato dal calo dei prezzi immobiliari nei mondi virtuali, come ad esempio Decentraland. Decentraland è una piattaforma di realtà virtuale decentralizzata basata sulla tecnologia blockchain Ethereum. Consente agli utenti di creare, sperimentare e interagire in un mondo virtuale 3D. Ebbene, il prezzo medio di vendita di un terreno su Decentraland è sceso di circa il 90% rispetto all’anno precedente.

Nonostante il metaverso sia praticamente morto, Meta continuerà a sviluppare visori e altre tecnologie simili rivolte a un pubblico specifico. I principali pubblici di riferimento per questa tecnologia rimangono i videogiocatori e il mondo delle criptovalute. Nel frattempo, Zuckerberg ha saputo abilmente spostare l’attenzione dei critici sull’intelligenza artificiale. Già lo scorso novembre Zuckerberg aveva dichiarato durante la conferenza The New York Times Dealbook che il Metaverso è stato un’avventura che gli ha dato l’opportunità di scoprire una nuova conquista. Proprio in quel giorno, la startup OpenAI ha presentato il chatbot ChatGPT. Il chatbot ha subito convinto milioni di consumatori che l’IA sarà sempre più presente nelle loro interazioni con la tecnologia.

Le nuove frontiere del metaverso

Lo scorso 27 febbraio Zuckerberg ha annunciato in un post su Facebook che Meta sta creando un nuovo prodotto di alto livello incentrato sull’AI generativa. L’obiettivo è quello di unire i team che lavorano sull’AI generativa in tutta l’azienda in un unico gruppo che si concentri sulla creazione di esperienze coinvolgenti utilizzando questa tecnologia. A breve termine, l’azienda si concentrerà sulla creazione di strumenti creativi ed espressivi, mentre a lungo termine, si concentrerà sulla creazione di personalità artificiali in grado di aiutare le persone in molteplici modi.

Meta e l'intelligenza artificiale

Meta concentrerà i suoi sforzi sullo sviluppo di intelligenze artificiali che offrano esperienze sempre più coinvolgenti (Videogiochi.com)Nonostante la battuta d’arresto del Metaverso, la capacità di Zuckerberg di catturare lo spirito dei tempi gli consente di adattarsi alle nuove idee e tendenze in modo rapido ed efficiente. Così, l’imprenditore riesce a seppellire il Metaverso senza esitazione nel momento in cui ci avviciniamo sempre di più all’era dell’Intelligenza Artificiale Generale (AGI). L’AGI rappresenta un sistema altamente autonomo in grado di emulare e superare l’essere umano in gran parte del lavoro economicamente redditizio. Questo è il nuovo paradigma atteso dalla rivoluzione di Internet, e Zuckerberg lo ha capito bene, adattandosi rapidamente alle nuove tendenze.

Impostazioni privacy