Quando The Truman Show uscì, in una epoca in cui i reality erano esplosi ma ancora non avevamo tutti i social che ora ci fanno sbirciare la vita degli altri chi l’avrebbe detto che quell’idea sarebbe finita in un videogioco?
Un uomo convinto di essere nella vita vera che invece si rende conto di essere stato un pupazzo dalla nascita e di aver passato anni a far commuovere e sorridere un pubblico pagante privo di rispetto. Questa idea, una satira al tempo feroce e ancora attuale, si è a quanto pare fatta strada anche in un team di developer che ha deciso di portarla in un videogioco in 2.5 D con un protagonista comune quel tanto che basta da essere perfetto. 
In un mondo però che, a differenza di The Truman Show e andando invece a pescare dentro Squid Games, non è solo una bolla spaziotemporale ferma agli Anni ’70 ma una trappola mortale da cui, per questo, occorre fuggire.
The Truman Games, cosa c’è dentro American Arcadia
American Arcadia, il nuovo gioco del team Out Of The Blue Games, promette bene nel suo mix di stile retrò e cattiveria contemporanea. Un videogioco in cui, ed è qui che il titolo si avvicina a The Truman Show, c’è Trevor Hill. Trevor vive una vita comune in un paesotto americano tipo. Fa l’impiegato e poco altro. Ma questo è un problema. Perchè dentro American Arcadia, il grande reality che tutti guardano, se non sei un personaggio interessante rischi la morte.
E Trevor con la sua mediocrità serena, ignara di essere passata al microscopio, si starebbe proprio avviando al suo ultimo viaggio. Quando qualcuno dall’alto, dall’esterno comincia ad aiutarlo e a spiegargli cosa succede. Il gioco immaginato da Out Of The Blue è divertente quel tanto che basta per farti sentire anche in colpa di tutte quelle volte che ti sei fatto i fatti degli altri online e li hai giudicati solo in base a quel post o a quella foto. Stilisticamente c’è, come si vede ultimamente, un omaggio ai giochi delle epoche passate e in questo videogioco quell’idea è stata portata a un suo possibile estremo.
La città in cui i personaggi inconsapevoli vivono è infatti una di quelle classiche utopie andate storte, ferma nel tempo a un retrofuturo fatto di monorotaie, palazzi che salgono in cielo ma in cui tutti portano giacca e gilet e non tute spaziali. La perfezione di una bugia da cui Trevor ora cerca di salvarsi. Out Of The Blue promette una esperienza mista con 2.5 D e prima persona per segnare il passaggio dal mondo di Trevor, davanti alle macchine da presa, e la vita dietro le macchine da presa, la vita di Angela, la tecnica di scena che ha deciso per motivi misteriosi che Trevor non può morire.