Streamer costretta a nascondersi dai fan tossici: “Vivo nel terrore” – VIDEO

Al peggio non c’è mai fine e l’idiozia umana continua a incarnarsi in esseri umanoidi dalla mente più ristretta di un calzino sportivo lavato a 90° ed è per questo una nota streamer ora vive nel terrore.

Il motivo? Esistere a quanto pare. Il solo fatto che questa persona esista sullo stesso piano spaziotemporale di un manipolo di eroi (immaginate una montagna di virgolette) del buoncostume consente che questi paladini della creanza non solo la offendano ma arrivino a minacciarla e braccarla.

Streamer costretta a nascondersi dai fan tossici_ _Vivo nel terrore_ - VIDEO 2022-08-20 videogiochi
Streamer costretta a nascondersi dai fan tossici “Vivo nel terrore” – VIDEO (foto: Youtube)

La storia di Keffals, Clara Sorrenti, non si è quindi purtroppo conclusa dopo l’episodio che l’ha vista protagonista di una irruzione e di un arresto per finte lettere minatorie in cui qualcuno, spacciandosi per la streamer, aveva dichiarato di voler fare una strage al Consiglio Comunale della cittadina in cui viveva.

Streamer vs idioti, per ora vincono gli idioti

Sembra di leggere la sinossi di un qualche film e se fosse un film probabilmente Keffals riceverebbe un po’ più sostegno ma è invece la vita reale di questa streamer trans, diventata molto conosciuta su Twitch dove parla apertamente e senza fare sconti dell’omofobia che subisce in prima persona come donna trans e di cui è vittima tutta la comunità LGTBTQ+.

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Streamer costretta a nascondersi dai fan tossici “Vivo nel terrore” – VIDEO (foto: Youtube)

E dopo le minacce e le molestie subite a casa sua, nella vita reale, la streamer ha deciso di cambiare casa e trasferirsi in un hotel ma neanche questo trasloco l’ha messa al sicuro. Accaniti come solo certe pulci sanno essere, gli odiatori omofobi sono riusciti a rintracciare l’albergo in cui si trovava con il fidanzato dal logo sulle lenzuola del letto che si vedeva sullo sfondo di una delle dirette e hanno così cominciato a farle recapitare pizze usando, tra l’altro, il suo nome pre transizione e aggiungendo quindi violenza a violenza.

Ora Keffals si è trasferita di nuovo e vive come una nomade passando da un Airbnb a un altro utilizzando prenotazioni fatte da terze persone per non farsi rintracciare. Si può non accettare il prossimo, anche se ci risulta davvero difficile comprendere come la vita personale di qualcun altro possa diventare un problema, ma le idee non possono sfociare in violenza.

 

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