The Last of Us Parte 2 continua a raccontarci segreti, un dettaglio appena scoperto lo rende ancora più straziante.
Ci sono videogiochi che ci intrattengono per tantissimo tempo, ci sono titoli che hanno un posto nel nostro cuore e nella nostra mente. E poi ci sono videogiochi come The Last of Us Parte 2, che semplicemente mettono un punto nella storia di questo importante medium, cambiandola per sempre.
The Last of Us Parte 2 non è certamente un videogioco “facile”, di quelli che si gioca tanto per giocare. Non è come passare mezz’ora a FIFA o a Fortnite, tutt’altro.
In tal senso parliamo di un videogioco molto complicato, estremamente ben fatto, che vi segnerà per sempre. La grafica, le animazioni, i temi e come tutto viene raccontato e mostrato nell’ultimo lavoro di Naughty Dog non vi uscirà mai più dalla mente. E in questo senso, ogni volta che viene rigiocato, vi lascerà qualcosina in più. Oggi un utente ha notato qualcosa che nessuno aveva scoperto, oltre un anno dopo lancio ufficiale del gioco. E si può notare proprio alla fine del videogioco, quando ormai le lacrime solcano il viso dell’utente.
The Last of Us Parte 2, un dettaglio commovente – VIDEO
Il fatto avviene proprio alla fine. Ellie ormai ha capito di essere stata abbandonata da Dina e dal suo piccolino. Lo scontro con Abby è ore ed ore dietro di sé, ma le cicatrici della battaglia sono ancora maledettamente fresche.
Mentre fruga nella sua vita, tra i dischi di Joel, appare una scritta sulla copertina. “Heartbreaking“, ovvero qualcosa che spezza il cuore. E poi “Live from Austin, Texas“. E’ proprio in questa calda città americana che parte l’universo narrativo del primo The Last of Us, con il giovane Joel che viene contattato per portare un carico di contrabbando alle Luci. Un carico che poi scopriremo essere proprio Ellie, la ragazza immune al cordyceps.
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Un altro dettaglio che conferma la cura maniacale dell’utenza e soprattutto la passione con cui gli sviluppatori hanno lavorato a questo grandioso capitolo. Ringraziamo OriginalStove per questa perla.