Servizi VPN vulnerabili: 21 milioni di account risultano in vendita

Alcuni servizi di VPN per Android si sono dimostrati non in grado di mantenere la riservatezza dei dati sensibili dei propri utenti. Sono diversi i servizi coinvolti e i dati messi in vendita sono innumerevoli.

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Fonte: “NordVPN”

Si tratterebbe di un errore di configurazione dei server VPN, dato che gli stessi sono risultati accessibili anche grazie a utente e password di default. I servizi coinvolti riguardano la piattaforma Android (sono disponibili per il download su Google Play Store) e sono SuperVPN, GeckoVPN e ChatVPN. Se siete utenti di questi servizi, invitiamo alla prudenza.

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Cosa è successo ai servizi VPN?

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Abbonarsi ad un servizio VPN può aiutare a rendere più sicura la propria navigazione ma a volte accade che le aziende responsabili memorizzino più dati del necessario, risultando, quindi, non dimostrandosi propriamente adatte a questo genere di servizio. Se i dati rilevati dai siti che hanno indagato sulla problematica si dimostrassero veri, i dati memorizzati in più sarebbero una vera e propria debolezza del servizio.

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Infatti, CyberNews pubblica un articolo dove viene detto che un utente ha pubblicato su un noto forum di hacker un annuncio di vendita di ben 3 database di dati (per un totale di 21 milioni di utenti che vedono i propri dati in vendita). SuperVPN si è già dimostrata inaffidabile, avendo avuto problemi simili già luglio scorso e, per questo, è stata rimossa dal Google Play Store per impedire ulteriori download.

Siccome i servizi in questione non hanno ancora confermato il leak di informazioni e, di conseguenza, confermato anche che l’utente sul sopra citato forum sia davvero in possesso dei dati sensibili, invitiamo comunque alla prudenza. In ogni caso, consigliamo di disinstallare il servizio di SuperVPN per comprovate vulnerabilità. In generale, sosteniamo che servizi del genere, che dovrebbero garantire maggior sicurezza e privacy sul web, non dovrebbero poter memorizzare dati sensibili, personali o di navigazione.

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