40% dell’umanità gioca ai videogiochi, la metà è asiatica: lo studio

Ormai sul pianeta siamo arrivati a essere 8 miliardi e il 40% degli appartenenti al genere umano gioca ai videogiochi. un numero che solo qualche anno fa era al limite della fantascienza ma che ci permette di fare una serie di considerazioni.

I dati li fornisce SafeBettingSites.com utilizzando anche un report prodotto da Newzoo che ci dà da subito una definizione di che cosa si intende per videogiocatore o videogiocatrice quando si analizzano questi numeri. E la prospettiva risulta ancora più importante.

40% dell'umanità gioca ai videogiochi, la metà è asiatica: lo studio
40% dell’umanità gioca ai videogiochi, la metà è asiatica: lo studio (foto Pexels)

Infatti, nel report di Newzoo cui fa riferimento SafeBettingSites si chiarisce che viene definito videogiocatore “qualcuno che ha giocato a un videogioco su console, PC o dispositivo mobile nel corso degli ultimi sei mesi”.

Noi stiamo quindi parlando dei giocatori di vecchia data che ancora hanno in soffitta o in cantina l’Amiga o il Commdore ma anche di chi semplicemente magari ha acquistato un nuovo smartphone negli ultimi sei mesi e ha deciso di scaricare qualche gioco per passare il tempo in coda alla posta. I developer devono necessariamente tenere conto del modo in cui i videogiochi vengono consumati per poter raggiungere il numero più alto possibile di persone. Sapere che ci sono mercati in crescita più marcata aiuta, per esempio, a decidere su quali lingue puntare per la localizzazione.

Videogiochi, con chi giocate oggi?

Il numero globale di giocatori mettendo a confronto 2021 con quella che è la proiezione nel 2022 vede una crescita che raggiungerà i 3,09 miliardi di giocatori entro la fine dell’anno con una crescita pari al 4,3% rispetto all’anno scorso. Siamo quindi al 40% circa di tutta la popolazione mondiale. Un numero altissimo di persone che però si concentra in diverse zone del pianeta con andamenti di crescita molto diversi. La zona in cui il numero di chi gioca è aumentato di più è per esempio l’America Latina, l’Africa e il Medio Oriente. Si tratta questi di mercati emergenti in cui è chiaro che sia più facile registrare aumenti più importanti.

40% dell'umanità gioca ai videogiochi, la metà è asiatica: lo studio
40% dell’umanità gioca ai videogiochi, la metà è asiatica: lo studio (foto Pexels)

Va però tenuto conto che il 54% di chi gioca in tutto il mondo si trova invece nella zona dell’Asia Pacifico nonostante in quest’area la percentuale di crescita sia stata solo del 4,1% sotto la media mondiale del 4,3%. Stiamo comunque parlando di oltre un miliardo di persone. In Europa la crescita è un po’ più contenuta e si dovrebbe passare da 408 milioni di giocatori del 2021 a 418 milioni in questo 2022. La crescita bassa del mercato europeo è dovuta al fatto che i videogiochi sono nel nostro continente già molto presenti sia tra i consumatori sia anche tra i produttori.

Ancora più bassa la crescita che si è registrata nel Nord America dove la maggior parte dei numeri vengono dagli Stati Uniti e in cui la crescita dovrebbe essere solo da 212 milioni a 214 milioni. Non si tratta questa ovviamente di una battuta di arresto ma della dimostrazione che nel Nord America c’è già, ancora più che da noi, una esposizione massiccia ai videogiochi.

 

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