La Ubisoft ha deciso di trascinare qualcuno in tribunale per un motivo davvero particolare. Ecco cos’è successo alla software house creatrice della serie di Assassin’s Creed.
Ultimamente sembra che moltissime società videoludiche stiano sull’attenti, dovendo ricorrere molto spesso alla legge per far valere alcuni diritti fondamentali delle proprie opere. Ad esempio la Take-Two Interactive è arrivata quasi a fare causa agli sviluppatori del GOTY del 2021: It Takes Two. Com’è facile notare, la Take-Two voleva portare in tribunale la Hazelight Studios per aver dato al loro titolo un nome troppo simile a quello della casa di sviluppo di GTA.
Questa volta però è un altro colosso dell’industria ad aver intentato una causa, per un motivo molto diverso da quello della Take-Two. Infatti la Ubisoft ha deciso di portare in tribunale la MGP, sigla della: Massimo Gallota Production.
A quanto pare la Ubisoft ha deciso di portare in tribunale la Massimo Gallota Production, una società che promuoveva i concerti e spettacoli di Assassin’s Creed Symphony. Infatti la Ubisoft e la MGP avevano un’accoro per quanto riguarda i concerti del 2018, ma ad un certo punto l’editore ha voluto terminare la collaborazione prima della fine della tournée di Assassin’s Creed.
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La Ubisoft infatti sostiene che la Massimo Gallota Production abbia violato più volte le normative del contratto tra le parti, perdendo così il diritto di poter utilizzare i marchi Ubisoft e di conseguenza di Assassin’s Creed. Una delle cause scatenanti della reazione di Ubisoft sembra la creazione di un sito web da parte della MGP, creato senza il consenso della società videoludica. Inoltre la MGP ha rifiutato varie volte di dare ad Ubisoft i diritti e la proprietà del sito anche dopo che il contratto tra le parti è cessato.
Al momento la Ubisoft ha firmato un accordo con una nuova società d’intrattenimento per effettuare gli spettacoli a tema Assassin’s Creed, ma la MGP ha voluto contattare questo licenziatario per informarlo che la stessa possiede ancora i diritti del marchio.
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Insomma, questa intricata faccenda sembra non terminare mai per Ubisoft, facendo i danni non solo alla casa videoludica, ma anche agli spettatori che non vedono l’ora di assistere un concerto basato sulle armonie di Assassin’s Creed.
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