Cheater ha minacciato di bruciare l’edificio degli sviluppatori dopo il ban

Abbiamo ripetuto più volte la nostra opinione riguardo chi bara nei videogiochi, i cheater sono una minoranza in grado di creare un rumore assordante che rovina il gioco a tutti gli altri e a volte si tratta di soggetti talmente tanto pieni di aria calda da uscire totalmente dai binari del lecito.

E quando i comportamenti che infrangono i termini di servizio strabordano fino a configurarsi come minacce vere e proprie scatta la denuncia. Come nel caso specifico di cui vi raccontiamo oggi.

Cheater ha minacciato di bruciare l'edificio degli sviluppatori dopo il ban
Cheater ha minacciato di bruciare l’edificio degli sviluppatori dopo il ban (foto: Unsplash)

Il team di sviluppo è Bungie, il gioco è Destiny 2 e il cheater è un tipo messicano che ora ha chiuso tutti i suoi profili social. La sua handle su Twitter è @inkcel e qualcuno dovrebbe dirgli che su Web puoi nasconderti ma non puoi sparire.

Minacce violente, il problema dei cheater è reale

Tante volte, quando raccontiamo dei provvedimenti che i vari team di sviluppo prendono per contrastare i cheater e chi si comporta in modo da infrangere il copyright o i TOS, ripetiamo che si tratta di comportamenti beceri e che non hanno ragione di esistere. E a volte, come nel caso specifico che sta coinvolgendo Bungie e questo utente Twitter, non particolarmente brillante a nostro avviso, forse si perde un po’ il contatto con la realtà.

Cheater ha minacciato di bruciare l'edificio degli sviluppatori dopo il ban
Cheater ha minacciato di bruciare l’edificio degli sviluppatori dopo il ban (foto: Steam)

Perchè oltre ad aver portato avanti comportamenti non corretti che lo hanno bannato dai server di Destiny, @inkcel ha dimostrato anche di non sapere come funziona il mondo del Web. Nella denuncia che il team di sviluppo ha presentato ufficialmente contro di lui sono stati infatti inseriti screenshot di messaggi che ora risultano non visibili ma che sono comunque presenti nel mare magnun della Rete. Tra le minacce deliranti leggiamo che, in risposta a un altro utente che chiedeva  se ci fosse qualcuno disposto a dare fuoco a un luogo specifico a pagamento ha scritto “io sono a Washington, se è il HQ di Bungie ti faccio lo sconto“.

Quello che forse neanche l’utente Twitter si aspettava era di essere indagato sulla base di questi comportamenti e di finire poi però accusato anche di infrazione allo LSLA per aver venduto account di social media probabilmente rubati e gli Emblemi di Destiny. Stavolta un ops! non basta.

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