Cosa c’entrano i Pokemon con Van Gogh? L’iniziativa del museo di Amsterdam

Una curiosa iniziativa del museo di Amsterdam ha attirato migliaia di fan dei Pokémon, generando anche attimi di panico.

Negli ultimi giorni orde di fan dei Pokémon hanno invaso il negozio di souvenir del Museo Van Gogh di Amsterdam. In realtà, non solo il negozio di souvenir, ma l’intera struttura ha accolto gli appassionati delle avventure dei mostri tascabili giapponesi. i pokemon sono i protagonisti di una mostra al museo di van gogh

Il museo di Van gogh ospiterà una mostra speciale dedicata ai Pokémon (Foto Instagram @vangoghmuseum) – videogiochi.comFino al 7 gennaio 2024, infatti, il museo ospita una mostra intitolata “Pokémon x Van Gogh“, in cui molte delle opere di Van Gogh vengono riproposte con protagonisti i Pokémon più famosi. Questa particolare iniziativa è il risultato di una collaborazione “mirata a presentare le opere di Vincent van Gogh a un nuovo tipo di pubblico“.

La mostra ha tutto il potenziale per essere un grande successo: da una parte c’è una delle saghe di videogiochi di maggior successo, dall’altra uno dei musei più famosi al mondo. Nonostante i grandi nomi coinvolti nel progetto, però, il giorno dell’apertura è stato caratterizzato da diverse polemiche.

Il museo apre la mostra e i fan prendono d’assalto il negozio di souvenir

Per la realizzazione della mostra, alcuni artisti di The Pokémon Company hanno ricreato alcune delle opere più famose di van Gogh con protagonisti i Pokémon. Pikachu appare in un’opera ispirata all’Auto-ritratto con cappello di paglia, Sunflora è nascosto in una variante dei famosi Girasoli e si possono trovare Snorlax e Munchlax che si rilassano in un’opera ispirata a La camera di Vincent ad Arles.

i fan dei pokémon hanno preso d'assalto il museo di van gogh
Ad andare a ruba è stata la carta di Pikachu con il cappello di paglia (Foto Instagram @vangoghmuseum) – videogiochi.com

In molti si sono chiesti cosa possano avere in comune il famoso artista olandese e i Pokémon. Alcuni hanno anche etichettato la trovata come puramente commerciale. Sebbene sia un’opinione condivisibile, Van Gogh e i Pokémon hanno effettivamente qualcosa che li lega: il Giappone.

In una lettera al fratello Theo nel settembre 1888, Vincent scrisse: “E non potremmo studiare l’arte giapponese, mi pare, senza diventare molto più felici e allegri. Ci fa tornare alla natura, nonostante la nostra educazione e il nostro lavoro in un mondo di convenzioni“.

L’originalità dell’iniziativa, tuttavia, è stata oscurata dalle polemiche che sono nate durante il giorno dell’apertura della mostra. Diversi video condivisi su YouTube mostrano scene di delirio all’interno del negozio del museo, con fan e che afferravano mucchi di poster, giocattoli, statuine, puzzle e altro.

E se molti di loro lo hanno fatto per passione, altri lo hanno fatto per un fine molto meno nobile: subito dopo l’assalto, quegli stessi oggetti sono comparsi in vendita su eBay con prezzi che arrivavano fino a dieci volte quelli originali.

Il comportamento deplorevole di un piccolo numero di visitatori non era previsto“, ha detto il Museo Van Gogh. E anche la stessa The Pokémon Company si è scusata con i clienti, promettendo di lavorare attivamente per fornire al più presto nuovi prodotti. Andateci tutti quindi, ma comportatevi bene!

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