GTA 5: secondo Take-Two è illiberale averlo ritirato dai due rivenditori australiani

Il CEO di Take-Two, Karl Slatoff, ha speso due parole sulla petizione che ha persuaso i rivenditori australiani Target e K-Mart a rimuovere GTA 5 dagli scaffali dei propri negozi. Avrebbe pertanto dichiarato: “Comprendo benissimo chi ha deciso di non acquistare il gioco per via del contenuto. È proprio questa la soluzione: se non vi piace e lo ritenete offensivo, allora non compratelo.”

La petizione è stata avviata da donne che hanno subito abusi sessuali e che criticano la violenza sul gentil sesso in GTA 5: infatti nel gioco Rockstar, per esempio, dopo “essere andati” con una prostituta la si può picchiare fino a ucciderla.

Di contro, Slatoff sostiene che la petizione non sia altro che una violazione della libertà di espressione: “Non è giusto che per una persona o un gruppo di persone venga negata la possibilità di acquistare il gioco a tantissimi giocatori. Tutto ciò nega la nostra libertà di espressione e la democrazia su cui si basa una società libera.”

Il CEO di Take-Two ha inoltre affermato che la decisione dei rivenditori australiani di rimuovere GTA 5 dai loro punti vendita non ha avuto alcun effetto negativo sulla loro società: “È più deludente dal punto di vista morale che dannoso da quello economico; la nostra attività non è stata minimamente influenzata da tutto ciò.”

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FONTE: Polygon

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