Licenziamenti nello studio di CoD Warzone, bufera su Activision

Immaginate di entrare in un ufficio perché chiamati e scoprire nel giro di pochi minuti che non avete fatto nulla di male ma che Activision non ha più bisogno di voi. Dall’oggi al domani.

Licenziamenti nello studio di CoD Warzone, bufera su Activision
Licenziamenti nello studio di CoD Warzone, bufera su Activision (foto: Activision)

Questo è quello che è successo in pratica un terzo del team che si occupa del controllo qualità dentro Raven Software, il team di CoD Warzone. La notizia è arrivata attraverso diverse testate e anche con un tweet da parte di Austin o’Brien, associate community manager di Raven Software.

Il messaggio affidato a Twitter proprio da O’Brien è particolarmente triste perché in una manciata di caratteri spiega esattamente che cosa si sono trovati davanti quelli del team del controllo qualità che sono stati eliminati senza troppe cerimonie. E sul social dell’uccellino azzurro c’è anche chi giustamente comincia a farsi qualche domanda su come Activision si stia gestendo.

Activision, di nuovo nel ciclone a causa dei licenziamenti

Licenziamenti nello studio di CoD Warzone, bufera su Activision
Licenziamenti nello studio di CoD Warzone, bufera su Activision (foto: twitter)

Purtroppo sembra che continuiamo a parlare di Activision e dei suoi prodotti solo perché va tutto a rotoli. Call of Duty Warzone sembra pieno di buchi, buchi che non vengono riempiti in nessun modo. Adesso riceviamo la notizia che circa un terzo del team Raven Software che si occupa del controllo qualità è stato mandato a casa. Questo è il messaggio che Austin o’Brien ha scritto su Twitter: “sono sconvolto in questo momento. I miei amici della sezione controllo qualità di Raven avevano ricevuto promesse, da mesi, che Activision stava lavorando per avere una ristrutturazione delle paghe e aumentare i loro salari. Oggi , uno a uno, membri di valore di quel team sono stati chiamati per un incontro e si sono sentiti dire che erano licenziati”.

Da altre fonti, in particolare un articolo del Washington Post che ha raccolto un’altra dichiarazione di uno degli impiegati di Raven Software licenziati, apprendiamo che a quanto sembra anche che chi è stato licenziato non avrebbe fatto “niente di sbagliato” . Eppure, tante persone il prossimo 28 gennaio rimarranno senza lavoro. In questa triste vicenda che ci dà di nuovo la sensazione che dentro Activision ci sia qualcosa che non va, c’è almeno un aspetto positivo.

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Sotto il messaggio di Austin o’Brien su Twitter infatti sono fioccati messaggi di altri studi di sviluppo che si sono detti pronti a valutare chi è stato licenziato da Activision per trovare loro un posto in un altro studio. Interessanti poi sono anche alcune risposte che sottolineano come per quanto ingiusto è questo il modo in cui va il lavoro. Ma c’è qualcun altro che invece fa notare che se è vero che a chi è stato licenziato per mesi era stata promessa una paga migliore, non si tratta di un comportamento normale né tantomeno accettabile. Sia come sia, Activision sembra soffrire di una qualche forma di schizofrenia dato che mentre licenzia per ridurre le spese guadagna oltre 2 miliardi di dollari.

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