Vedremo meno prodotti Marvel e Star Wars? Potrebbe essere un bene

Nel grande universo Disney in cui sono nel tempo confluiti gli universi narrativi di Marvel e Star Wars potremmo tirare forse un po’ il fiato con un numero minore di prodotti derivati? Secondo alcune dichiarazioni rilasciate dal CEO di Disney durante la conferenza organizzata da Morgan Stanley forse è il caso di fermarsi e riflettere un po’ meglio su che cosa concentrare le spese.

L’avreste mai pensato che anche il colosso Disney che sembra non soffrire di nessun momento di crisi ha necessità di rivedere il modo in cui spende per la produzione di ciò che poi finisce principalmente sulla sua piattaforma di streaming a pagamento? Stando ad una serie di dichiarazioni fatte da Bob Iger, il CEO di Disney, c’è realmente bisogno di rivedere diverse cose.

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The Mandalloria 3 (videogiochi.com)

Il CEO ha toccato due grandi argomenti: da una parte il tariffario degli abbonamenti alla piattaforma ma dall’altro il modo in cui la società costruisce i suoi prodotti derivati e le varie linee narrative dei due più grandi franchise che la compongono. Il piano di Iger riguarda principalmente i prossimi due anni ma un cambio di rotta così evidente avrà di certo ripercussioni a lungo termine. E potrebbe anche essere d’esempio proprio per i videogiochi.

Per Marvel e Star Wars meno e meglio

Ciò che viene di solito sfornato dalla casa del topo viene accolto in automatico in un tripudio di coriandoli e soprattutto di denaro che entra. Ma, ed è qualcosa di cui lo stesso CEO di Disney dichiara di essersi reso conto, non tutto funziona allo stesso modo ed è forse il caso di andare a guardare un po’ più da vicino se sono realmente necessari tutti i prodotti derivati sia all’interno dell’universo Marvel sia per quello che riguarda Star Wars. Non è difficile immaginare che con un bacino in cui pescare tra migliaia di personaggi e possibili storie la società si sia in passato fatta un po’ prendere la mano. E non molto tempo fa proprio su questo proporre e riproporre senza soluzione di continuità storie e personaggi si era per esempio anche espresso qualcuno che Star Wars l’aveva toccato con mano: Liam Neeson.

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Guardians of the Galaxy 3 (videogiochi.com)

L’attore aveva infatti sottolineato come ci fosse probabilmente ormai troppo contenuto. L’occasione era stata una intervista rilasciata lo scorso mese di febbraio in cui gli era stato chiesto se gli sarebbe piaciuto entrare con una propria serie spin off dedicata al maestro di Obi Wan Lenobi: “ci sono così tanti spin-off di Star wars. Per come la vedo io lo stanno diluendo e si sono portati via il mistero e la magia in un modo strano“. La situazione riguardo la quantità di prodotti sfornati da Disney è molto simile tra Marvel e Star Wars con, per esempio, la galassia lontana lontana che nel corso dei soli ultimi 10 anni ha totalizzato quattro serie nuove in live action, cinque serie animate e altri prodotti in arrivo. Anche se proprio su questi prodotti in arrivo almeno una parte è stata accantonata. Un primo segnale forse della volontà di razionalizzare gli sforzi.

I sequel funzionano ma ce ne servono un terzo o un quarto?

Questa è una delle dichiarazioni fatte dal CEO di Disney riguardo nello specifico ciò che è stato fatto e potrebbe essere fatto su Marvel. Ma è una domanda che anche i developer di videogiochi dovrebbero provare a porsi. E’ vero che i personaggi più amati rendono ma per quanto si può continuare a spremere lo stesso franchise prima che gli stessi giocatori, o gli utenti dello streaming, mostrino di averne avuto abbastanza? Meglio non arrivare a scoprirlo.

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