Addio Intelligenza Artificiale, fino ad’ora avete rischiato grosso senza neanche saperlo: ecco perché

Arriva l’addio all’Intelligenza Artificiale. Ad oggi tutti hanno rischiato grosso, inconsapevoli dei vari problemi: cosa sta succedendo. 

L’Italia ha deciso di dire addio (almeno momentaneamente) all’Intelligenza Artificiale. Gli utenti ad oggi hanno rischiato grosso. Sono diversi i problemi che hanno portato allo stop. Andiamo a vedere i problemi della tecnologia che segnerà il futuro prossimo.

Addio Intelligenza Artificiale
Stop in Italia per la tecnologia più in voga del momento – Videogiochi.com

Questi mesi il mondo della tecnologia è stato stravolto dall’incredibile potenza dell’Intelligenza Artificiale. Ad oggi le varie IA sembrano il futuro del mondo tech, tanto che nelle ultime settimane diversi colossi del settore hanno deciso di lanciare la propria versione. A provocare tutto ciò è il successo straordinario di ChatGPT. Il prodotto di Open AI ha dato la sveglia a tutti i colossi del settore, che hanno fatto la corsa al lancio della loro intelligenza artificiale. La prima tra questi è Google che in Regno Unito e negli Stati Uniti ha lanciato Bard.

L’IA di Google però non ha raccolto grandi consensi, con gli esperti che hanno descritto il prodotto come ancora troppo acerbo. La potenza dell’IA però sta spaventando tutti ed anche all’infuori dei confini italiani si chiede ad uno stop alla ricerca. Il rischio è che questa sia un’arma fin troppo potente a disposizione degli esseri umani. In queste ore in Italia è arrivato un vero e proprio stop all’Intelligenza Artificiale. Andiamo quindi a vedere qual è il rischio che corrono gli utenti che la utilizzano.

Addio Intelligenza Artificiale, la decisione dell’Italia: quali motivi hanno spinto allo stop

In queste ore l’Italia ha deciso di fermare l’intelligenza artificiale più famosa al mondo, vale a dire ChatGPT. Una decisione arrivata direttamente dal Garante della Privacy. Infatti secondo l’Autorità a rischio potrebbero esserci i dati sensibili degli utenti. Nel mirino quindi la gestione di Open AI.

Addio Intelligenza Artificiale
Lo stop per il colosso dell’intelligenza artificiale – Videogiochi.com

Secondo il Garante della Privacy lo scorso 20 marzo ChatGPT aveva subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento. Per questo motivo l’Autorità ha voluto aprire un’istruttoria visto che agli utenti manca una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione di dati personali, che ad oggi sono descritti come allo scopo di addestrare gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma.

Inoltre sempre l’Autorità competente ha fatto notare che il servizio è disponibile per tutti coloro che hanno almeno 13 anni, ma ad oggi manca ancora un filtro per verificare l’età. Questa mancanza potrebbe esporre i minori a delle risposte non idonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza. Entro 20 giorni, quindi, Open AI dovrebbe comunicare le misure intraprese rispetto a quanto richiesto dal Garante. Nel caso in cui non dovesse avvenire tutto ciò il colosso rischia una multa da oltre 20 milioni di euro.

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