GTA 3 e GTA Vice City su Nintendo: parte la denuncia

GTA su Nintendo è stata una pessima idea. Ecco chi dovrà presentarsi in tribunale e quali sono le conseguenze di questa particolare scelta.

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L’ammiraglia di casa Nintendo. (Fonte: sito ufficiale Nintendo)

La serie di GTA è forse tra le più amate di sempre. Molti modder sono al lavoro ogni giorno per rendere questi giochi sempre più realistici, folli e divertenti. Il modo abbastanza semplice con cui è scritto il software da modo ai fan di potersi interfacciare con il mondo di questi titoli, potendo personalizzarli. A volte però non si riesce a capire dove arrivi il confine tra quello che si può o non si può fare. Cosa che può portare a parecchi problemi.

Ed è quello che è successo sul caso di GTA 3 e GTA Vice City, dove qualcuno ha pensato di poter portare le due opere al di fuori dell’ambiente Playstation, Xbox e Pc. Ecco come e perché questa scelta ha portato ad una denuncia da parte di Take-Two Interactive verso i responsabili di questa modifica che danneggerebbe i conti dell’azienda.

GTA e Nintendo? Connubio impossibile. Arriva la denuncia

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GTA Vice City su Switch? Non lo vedremo mai. (Fonte: sito ufficiale Playstation)

Poter giocare ai titoli della serie GTA su Switch potrebbe essere un sogno per alcuni fan, ma purtroppo è uno di quei sogni a cui non si può aspirare. Infatti la Take-Two Interactive ha deciso di far mobilitare i suoi avvocati per portare in tribunale i programmatori dietro questo progetto.

RE3 è un progetto guidato da un gruppo di fan, 14 programmatori nello specifico, che offre la possibilità di usare e modificare il codice sorgente di GTA 3 e GTA Vice City. Questo progetto è stato sviluppato allo scopo di poter portare i due titoli nell’ambiente Nintendo, cioè sulla Nintendo Switch.

Purtroppo però, questa iniziativa è una violazione del copyright e della concessione di utilizzo, poiché nessuno di questi giochi è mai stato pubblicato per l’ammiraglia di casa Nintendo. Il progetto RE3 è in sviluppo da parecchi anni, ma solo adesso la Take-Two è venuta a conoscenza dei piani dei programmatori. Questo ha portato la software house ad agire, dovendo contattare la Mitchell Silberberg & Knupp: un prestigioso studio legale situato a Manhattan.

Take-Two spera che il progetto venga fermato prima di dover arrivare in un tribunale con presenza di giuria, perché potrebbe allungare di molto i termini della sentenza e si dovrà anche far fronte del costo del processo.

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La nota società riuscirebbe sicuramente a sostenerne i costi, purtroppo però lo stesso non vale per i 14 programmatori. Questi fan con il progetto RE3 hanno forse, in buona fede, calcato troppo la mano.

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